Cos’è che Gesù consigliava di guardare prima di
giudicare l’albero?
I frutti.
Visto che il Papa ha riconosciuto i frutti di
Medjugorje, ne metterò in evidenza alcuni. So che molti sanno già queste cose,
ma, credetemi, anche a me fa bene metterli in evidenza.
I frutti di Medjugorje sono innumerevoli. Non li ho
individuati solo io, ma milioni di persone, soprattutto quelli che ho definito
i “santi”.
Come mai i santi hanno scelto Medjugorje? Ne avevano
già notato i frutti?
Ne segnalo solo alcuni tra i più eclatanti.
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Madre Teresa di
Calcutta non andò a Medjugorje perché, diceva, voglio evitare che le persone ci
vadano perché ci vado io. Ma seguiva Medjugorje e mandava le sue suore.
Ancora di più ha fatto san Giovanni Paolo II.
Su di lui abbiamo le testimonianze di vescovi e cardinali, oltre che di padre
Jozo e di una delle veggenti che è stata accolta in visita privata. Ma del suo
parere su Medjugorje abbiamo anche delle lettere autografe. “Se non fossi papa
– diceva – sarei già andato a Medjugorje”.
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Sul web si parla sempre più spesso di Chiara
Corbella Petrillo della quale è in corso la causa di beatificazione, adesso
Serva di Dio.
Nel 2002 va a Medjugorje dove conosce il suo futuro
marito. Nel 2008 si sposano. La prima figlia muore appena nata. Nel 2010 hanno
un altro figlio, e anche questo muore. Chiara rimane incinta per la terza volta.
Al quinto mese di gravidanza viene colpita da un tumore; ma preferisce portare
avanti la gravidanza, e perciò rinuncia alle cure per non nuocere al figlio.
Insieme con Enrico tornano a Medjugorje per chiedere la grazia. E lì Chiara
capisce, e lo dice in una registrazione, che il Signore le dà tanta serenità:
“il miracolo più grande è che in famiglia si scherza e si è sereni”. “La grazia
che chiediamo è la grazia di vivere la grazia”. Quando dopo il parto del figlio
Francesco decide di operarsi è troppo tardi.
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Perché dunque i santi scelgono Medjugorje?
Perché suor Elvira, che ha fondato la
comunità Cenacolo per il recupero di drogati, tossicodipendenti e persone
con varie fragilità, a Medjugorje ha due strutture, definite “Fraternità”, una maschile in cui attualmente
vivono un'ottantina di ragazzi di diverse
nazionalità, e una femminile, in cui vivono una trentina di ragazze,
alcune con i figli?
Perché sotto lo sguardo materno di Maria qui queste
persone ritrovano Dio e il senso della loro vita.
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Allo stesso modo ci chiediamo, perché Chiara
Amirante, attualmente sotto la direzione spirituale di papa Francesco, con
la sua comunità di Nuovi Orizzonti ha fondato una casa a Medjugorje e una cittadella vicino a
Medjugorje?
Nelle comunità fondate da Chiara Amirante si
recuperano gli ultimi, i senzatetto, i tossicomani, gli alcoolisti, i malati di
AIDS, gli ex-detenuti, le ragazze madri, le schiave del sesso, i bambini di
strada, i giovani disorientati, gli scarti della società. Chiara era partita da
sola, e adesso ha trentamila coadiutori e settecentomila volontari.
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Mons. Hoser, l’inviato del Papa come Visitatore
apostolico a tempo indeterminato, in una
sua relazione riepilogava così il modo in cui la Provvidenza attraverso queste
comunità si era sistemata a Medjugorje
“A Medjugorje si sono insediate delle
comunità, delle associazioni, delle opere sociali e caritative che vengono
sommariamente stimate in una trentina.
Qui evidentemente vi sono anche delle creazioni originali, e vorrei
menzionare soprattutto l’opera caritativa creata dai padri francescani: il
“Villaggio della Madre” […] è costruito con l’idea di accompagnare le vite
delle persone, e in special modo quelle difficili, in tutti i loro stadi:
gli orfani, i giovani in difficoltà, le
persone dipendenti dalla droga, dall’alcool o da altri condizionamenti dello
stesso tipo, i disabili. Anche questa è un’espressione di quella carità attiva intimamente
legata alla fede cristiana”.
Riguardo al Villaggio della Madre, pochi sanno che
esso è stato fondato da padre Slavko, e che è sorto dal lavoro comune fatto con
la veggente Mirjana, con la quale lui si consigliava spesso .
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A proposito di veggenti: nel 2016 è sorta una comunità
fondata dal veggente Jakov: “Le mani di Maria”, che si dedica a
soccorrere i più bisognosi andando nelle loro case; fanno questo attraverso
aiuti alimentari o con medicine, o
sistemando le case più fatiscenti.
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Nel 1983, in seguito ad un pellegrinaggio a Medjugorje
nasce Mary's Meals dall’iniziativa di Magnus MacFarlane-Barrow. All’inizio portava aiuti umanitari nel tempo di guerra in
Bosnia-Erzegovina, tenendo come punto di riferimento Medjugorje. Poi si trasformò
in una associazione che distribuisce pasti ai bambini in tutto il mondo.
Attualmente Mary's Meals offre un pasto completo a più di due milioni di
bambini nelle scuole e nei luoghi di formazione dei paesi più poveri della
terra.
Franco Sofia
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