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giovedì 7 luglio 2022

COME MAI I SANTI SCELGONO MEDJUGORJE?

 




Cos’è che Gesù consigliava di guardare prima di giudicare l’albero?

I frutti.

Visto che il Papa ha riconosciuto i frutti di Medjugorje, ne metterò in evidenza alcuni. So che molti sanno già queste cose, ma, credetemi, anche a me fa bene metterli in evidenza.

I frutti di Medjugorje sono innumerevoli. Non li ho individuati solo io, ma milioni di persone, soprattutto quelli che ho definito i “santi”.

Come mai i santi hanno scelto Medjugorje? Ne avevano già notato i frutti?

Ne segnalo solo alcuni tra i più eclatanti.

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Madre Teresa di Calcutta non andò a Medjugorje perché, diceva, voglio evitare che le persone ci vadano perché ci vado io. Ma seguiva Medjugorje e mandava le sue suore.

 

Ancora di più ha fatto san Giovanni Paolo II. Su di lui abbiamo le testimonianze di vescovi e cardinali, oltre che di padre Jozo e di una delle veggenti che è stata accolta in visita privata. Ma del suo parere su Medjugorje abbiamo anche delle lettere autografe. “Se non fossi papa – diceva – sarei già andato a Medjugorje”.

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Sul web si parla sempre più spesso di Chiara Corbella Petrillo della quale è in corso la causa di beatificazione, adesso Serva di Dio.

Nel 2002 va a Medjugorje dove conosce il suo futuro marito. Nel 2008 si sposano. La prima figlia muore appena nata. Nel 2010 hanno un altro figlio, e anche questo muore. Chiara rimane incinta per la terza volta. Al quinto mese di gravidanza viene colpita da un tumore; ma preferisce portare avanti la gravidanza, e perciò rinuncia alle cure per non nuocere al figlio. Insieme con Enrico tornano a Medjugorje per chiedere la grazia. E lì Chiara capisce, e lo dice in una registrazione, che il Signore le dà tanta serenità: “il miracolo più grande è che in famiglia si scherza e si è sereni”. “La grazia che chiediamo è la grazia di vivere la grazia”. Quando dopo il parto del figlio Francesco decide di operarsi è troppo tardi.

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Perché dunque i santi scelgono Medjugorje?

Perché suor Elvira, che ha fondato la comunità Cenacolo per il recupero di drogati, tossicodipendenti e persone con varie fragilità, a Medjugorje ha due strutture,  definite “Fraternità”, una maschile in cui attualmente vivono un'ottantina di ragazzi di diverse  nazionalità, e una femminile, in cui vivono una trentina di ragazze, alcune con i figli?

Perché sotto lo sguardo materno di Maria qui queste persone ritrovano Dio e il senso della loro vita.

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Allo stesso modo ci chiediamo, perché Chiara Amirante, attualmente sotto la direzione spirituale di papa Francesco, con la sua comunità di Nuovi Orizzonti ha fondato una casa  a Medjugorje e una cittadella vicino a Medjugorje?

Nelle comunità fondate da Chiara Amirante si recuperano gli ultimi, i senzatetto, i tossicomani, gli alcoolisti, i malati di AIDS, gli ex-detenuti, le ragazze madri, le schiave del sesso, i bambini di strada, i giovani disorientati, gli scarti della società. Chiara era partita da sola, e adesso ha trentamila coadiutori e settecentomila volontari.

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Mons. Hoser, l’inviato del Papa come Visitatore apostolico a tempo indeterminato,  in una sua relazione riepilogava così il modo in cui la Provvidenza attraverso queste comunità si era sistemata a Medjugorje

“A Medjugorje si sono insediate delle comunità, delle associazioni, delle opere sociali e caritative che vengono sommariamente stimate in una trentina.

           Qui evidentemente vi sono anche delle creazioni originali, e vorrei menzionare soprattutto l’opera caritativa creata dai padri francescani: il “Villaggio della Madre” […] è costruito con l’idea di accompagnare le vite delle persone, e in special modo quelle difficili, in tutti i loro stadi:

gli orfani, i giovani in difficoltà, le persone dipendenti dalla droga, dall’alcool o da altri condizionamenti dello stesso tipo, i disabili. Anche questa è un’espressione di quella carità attiva intimamente legata alla fede cristiana”.

 

Riguardo al Villaggio della Madre, pochi sanno che esso è stato fondato da padre Slavko, e che è sorto dal lavoro comune fatto con la veggente Mirjana, con la quale lui si consigliava spesso .

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A proposito di veggenti: nel 2016 è sorta una comunità fondata dal veggente Jakov: “Le mani di Maria”, che si dedica a soccorrere i più bisognosi andando nelle loro case; fanno questo attraverso aiuti alimentari o con medicine,  o sistemando le case più fatiscenti.

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Nel 1983, in seguito ad un pellegrinaggio a Medjugorje nasce Mary's Meals dall’iniziativa di Magnus MacFarlane-Barrow. All’inizio portava aiuti umanitari nel tempo di guerra in Bosnia-Erzegovina, tenendo come punto di riferimento Medjugorje. Poi si trasformò in una associazione che distribuisce pasti ai bambini in tutto il mondo. Attualmente Mary's Meals offre un pasto completo a più di due milioni di bambini nelle scuole e nei luoghi di formazione dei paesi più poveri della terra.

 

Franco Sofia

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