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martedì 10 settembre 2024

L’EROISMO DI VICKA NELL’ACCOGLIERE I PELLEGRINI

 

L’EROISMO DI VICKA NELL’ACCOGLIERE I PELLEGRINI

Davanti alla sua casa sono passati milioni di persone da ogni parte del mondo, a ondate sempre più imponenti”.

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“Molti pellegrini le lasciano dei bigliettini o delle lettere da presentare alla Madonna durante l’apparizione. Se vi è il sospetto che in qualche busta ci possa essere del denaro, Vicka invita, gentilmente ma fermamente, a portarlo in chiesa”.

                     

Vicka davanti alla porta della sua casa coon accanto p. Livio

Attenzione! Quando si parla dei frutti di Medjugorje si tende a trascurare la testimonianza dei veggenti. Uno dei frutti più meravigliosi è la testimonianza di Vicka.

Tra i veggenti di Medjugorje quella che più di tutti si è mostrata disponibile ad accogliere i pellegrini, fin dall'inizio, è stata Vicka. Padre Livio, che tante volte le è stato accanto, ha voluto mettere in evidenza questa forma di eroismo – e, per certi versi, martirio – col quale ha affrontato sempre col sorriso schiere innumerevoli  di pellegrini, fino a pagarne le conseguenze.

Quando qualcuno denigra Medjugorje affermando che i veggenti ne hanno tratto profitto, fategli leggere questo resoconto.

Qui di seguito il racconto di p. Livio:

 



«Quando il Beato Giovanni Paolo II aveva annunciato alla Chiesa la necessità di una nuova evangelizzazione rivolta ai paesi di antica cristianità, immersi nelle tenebre del secolarismo, la “Gospa” aveva già dato inizio alla più capillare ed efficace impresa di apostolato dei tempi moderni. Nell’iniziare a dare i messaggi alla Parrocchia la Regina della pace aveva annunciato il suo obbiettivo fondamentale: “Risvegliare la fede di ogni credente” (30- 4 – 1984).

Le sue parole, che escono semplici e luminose dal suo cuore di Madre, nutrono spiritualmente moltitudini immense, anche grazie agli attuali mezzi di comunicazione, che possono raggiungere ogni persona in qualunque angolo della terra si trovi.

 Gli strumenti di questo rinnovato annuncio sono in primo luogo i veggenti, che hanno il compito  di testimoniare la presenza di Maria e di trasmettere fedelmente i suoi messaggi. Ognuno dei sei prescelti adempie a questo compito ormai da alcuni decenni, con umiltà e disponibilità, secondo l’indole personale e gli impegni particolari di ogni stagione della vita.

La Madonna stessa ha esortato i suoi “angeli” alla schiettezza della testimonianza, senza paure e senza protagonismi. Chi conosce i veggenti da vicino sa che compiono  questa missione manifestando quei tratti di umiltà e di verità che sono il segno impresso dalla Madre di Dio sul loro volto.

 Personalmente ho affiancato la veggente Marija nell’accoglienza dei pellegrini nei primi due anni della mia venuta a Medjugorje, spezzettando le mie ferie nel corso dell’anno, e successivamente per molti anni con la veggente Vicka, avendo così la possibilità di constatare direttamente come i veggenti adempiono il loro incarico. Come sacerdote non potevo frequentare una scuola migliore di ortodossia, di sapienza e di carità, che mi ha predisposto al successivo apostolato a Radio Maria.

Non vi è dubbio che la veggente più disponibile nell’accogliere i pellegrini a Medjugorje sia stata fin dall’inizio Vicka, che ha fatto della sua casa natale un centro irradiante dei messaggi della Madonna. Tutto è incominciato nelle prime settimane delle apparizioni, quando la gente arrivava da ogni parte e cercava i veggenti per avere informazioni dirette.

 “Ognuno voleva parlare con noi. Chi chiedeva una cosa, chi un’altra. Chi avrebbe potuto rispondere a tutti, benché noi lo avessimo desiderato? Mi è venuta in mente un’idea: sono salita sul balcone. Ho la voce forte e da lì parlavo al popolo” (Vicka).

 La nuova evangelizzazione di Maria ha esordito come quella di suo Figlio, che predicava non solo nelle sinagoghe, ma anche nelle piazze e nelle case. Il balcone della casa natale di Vicka, con la scala che lo precede, è divenuto ormai un simbolo universale, che milioni di persone nel mondo conoscono.

 Da lì quella straordinaria ragazza, che allora aveva solo diciassette anni, ha annunciato i messaggi della Regina della pace col sorriso sempre sulle labbra, incurante della stanchezza, delle malattie e delle difficoltà.

E’ stata sempre presente, anche durante gli anni della guerra, quando incontrava i soldati e li esortava alla moderazione, alla preghiera, alla confessione e alla comunione.

Davanti alla sua casa sono passati milioni di persone da ogni parte del mondo, a ondate sempre più imponenti, tanto da intasare l’intero villaggio di Bjakovici. Posso testimoniare l’ordine, la compostezza, l’ascolto, la preghiera, la commozione, la gioia di ognuna di loro. Maria era misteriosamente presente su quella scala, accanto alla sua serva infaticabile.

Vicka coi genitori


La giornata di Vicka incomincia sempre al mattino presto.

Anche ora che è sposa e madre di due figli, si alza di buon’ora e sbriga tutte le faccende di casa per essere disponibile per i pellegrini. La sua massima, a cui non viene mai meno, è che tutti quelli che bussano alla sua porta possano entrare.

Ha un notevole senso organizzativo. Dispone gli incontri lungo il corso della giornata dividendoli per gruppi linguistici.

Nei mesi di grande afflusso rimane sulla scala dal mattino fino a sera, spesso senza prendere cibo se non alla sera tardi. Il mercoledì e il venerdì si ristora con un po’ di acqua.

Più che la resistenza fisica, umanamente inspiegabile, colpisce la bontà e l’umana partecipazione con cui accoglie e ascolta le persone.  Non l’ho mai vista perdere la pazienza, anche con le persone più importune. Guarda negli occhi, ascolta attentamente, trasmette pace.

A un pellegrino che le chiedeva quale fosse per lei il messaggio più bello della Madonna, ha risposto dicendo che era la pace. Ma lo ha fatto mettendo la mano sul cuore come se gustasse tutta la dolcezza di questo dono celeste.

Molti pellegrini le lasciano dei bigliettini o delle lettere da presentare alla Madonna durante l’apparizione. Se vi è il sospetto che in qualche busta ci possa essere del denaro, Vicka invita, gentilmente ma fermamente, a portarlo in chiesa.

Dopo aver trasmesso i messaggi ai gruppi, facendoli precedere e seguire dalla preghiera, si sofferma ad ascoltare singole persone e a pregare con i malati, con i quali a volte si intrattiene a lungo, mentre chi attende il suo turno  partecipa pregando.

Vicka ripete alla lettera i messaggi della Madonna. Ne ha fatto una silloge, che ne sintetizza i principali, quelli che ha sentito insieme agli altri veggenti o quelli che le ha dato la Gospa personalmente. Col trascorrere degli anni il celeste compendio si è gradualmente arricchito.

 Qualcuno si potrebbe meravigliare che, a differenza degli altri veggenti, Vicka ripeta sempre gli stessi messaggi con le stesse parole, senza  una elaborazione personale. Questo metodo è tipico della tradizione orale, che è all’origine stessa dei vangeli. Infatti, gli evangelisti hanno messo per iscritto, ordinandole secondo i propri criteri, le tradizioni orali su ciò che Gesù aveva detto e fatto

 Ciò non significa che Vicka non sia capace di riflessioni personali. Quando parla a tu per tu, o nelle cerchie di conoscenti, dimostra una sapienza di vita stupefacente. I veggenti non sono certi infallibili, neppure quando parlano della Madonna, ma si nota in loro il lavorio interiore della grazia che li aiuta a capire i messaggi e a viverli. Non sono dei semplici registratori delle parole celesti, ma dei testimoni che la Madonna accompagna nella crescita in sapienza età e grazia.

Nell’accoglienza dei pellegrini Vicka è stata aiutata dalla straordinaria pazienza e bontà della sua famiglia. Il padre Pero che, prima di andare in pensione, lavorava in Germania, la mamma Zlata, tre fratelli e tre sorelle. In tutto nove persone alle quali va aggiunta la nonna, che suggerì a Vicka di spruzzare l’apparizione con l’acqua santa.

La famiglia viveva nei primi anni delle apparizioni nella casa dove si affollavano i pellegrini, occupando ogni spazio. La gente, arrivando ad ogni ora del giorno, non di rado anche di notte, non esitava ad entrare in cucina, chiedendo di Vicka. L’assedio era continuo ed estenuante.

Mamma Zlata accoglieva tutti col sorriso, dava informazioni, spesso faceva sedere e offriva un caffè o una bevanda. Con la sua materna accoglienza ha evangelizzato le moltitudini. Chi un domani si darà da fare per la sua causa di beatificazione che ben si meriterebbe? Sappiamo che in cielo ci sono molti santi nascosti, che un giorno potremo conoscere e abbracciare.

Al piano superiore, oltre alla stanzetta dove Vicka accoglieva singolarmente i pellegrini e si raccoglieva in preghiera per l’apparizione quando era malata e non poteva andare in chiesa, vi erano le altre camerette dei genitori e dei fratelli. Avrebbe dovuto essere un posto protetto dalla privacy.  Ma come raggiungerle se la scala era stipata di pellegrini?

Ho visto più volte i fratelli di Vicka compiere numeri da circo per salire al piano di sopra, senza mai un gesto di stizza, senza mai protestare, senza mai farsi largo con la forza.

Mi sono chiesto come spiegare questo miracolo di accoglienza e di pazienza che si è protratto per decenni. Umanamente parlando non vedevo vantaggi. Al contrario solo seccature. L’unica spiegazione era la disponibilità dell’intera famiglia  ad assecondare il piano della Madonna nell’umile servizio, ognuno come poteva.

Nella mia presenza a Medjugorje già a partire dal secondo anno, sono stato ospite della famiglia di Vicka, condividendo la tavola e la vita quotidiana, aiutato anche dallo studio della lingua croata. Ascoltando, osservando e partecipando, ho potuto accertare la verità di un evento straordinario, che le pareti domestiche rendono ancora più eloquente e più credibile.

Tutta la famiglia ha risposto alla chiamata, ognuno facendo la sua parte e pagando un prezzo che non tutti sarebbero disposti a pagare. Anche le famiglie degli altri veggenti hanno risposto con altrettanta generosità. Non sempre è avvenuto così nella storia delle apparizioni».

 

LA MIA VITA PER   LA  GOSPA

20 aprile 2023

Vostro  Padre  Livio

https://blogdipadrelivio.it/category/medjugorje/

[sistemazione per il web: Franco Sofia]

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