LA COLONNA DI FUOCO DELL'AMORE DI GESU'
Stanotte ho fatto un
sogno ad occhi aperti. Credo sia lecito sognare. Lo so che non bisogna indagare
su quello che adesso vi dirò. Ma quante volte l’hanno fatto altri nel passato?
Andiamo con ordine. È
vero che ho fatto un sogno ad occhi aperti. Non potevo dormire, ed ho
cominciato a pregare, e durante la preghiera è venuta fuori questa idea che
voglio comunicarvi. È bello sognare insieme, soprattutto in questo tempo di
scoramento universale.
L’idea me l’ha dato un
grafico che, studiando i messaggi dati dalla Gospa ai suoi Apostoli, aggiornavo
in continuazione. Era quello sui termini legati all’amore, come confronto col
resto dei messaggi dati agli altri veggenti. Avevo fatto il grafico sotto forme
di colonne, e man mano che passavano gli anni vedevo la colonna dedicata ai messaggi
dati a Mirjana aumentare sempre più. Poiché l’avevo colorata di rosso, mi
venuta in mente la colonna di fuoco che ha guidato l’antico popolo d’Israele
durante l’Esodo.
Questo è il motivo per
cui ho sottotitolato il primo lavoro della serie “La scuola della Gospa”, gli
insegnamenti di Maria ai suoi Apostoli sull’amore: “La colonna di fuoco nella
notte della tenebra infernale”.
L’accostamento era bello
e significativo per tanti motivi, uno dei quali è che la colonna di fuoco
dell’Esodo splendeva durante la notte. E allora mi venuta in mente una frase
della Gospa, che Ella ha detto nell’ultimo messaggio del 2 del mese:
“Apostoli del mio amore, è tempo di
veglia, e a voi chiedo
amore … Portate la luce di mio Figlio e
squarciate la tenebra che sempre più vuole afferrarvi. Non abbiate paura: per la grazia e l’amore di mio Figlio, io sono con voi!” (2 marzo 2020).
Poi è successa un’altra
cosa. Mentre cercavo un file nel mio computer, ne ho trovato un altro, come se
qualcuno me lo avesse messo davanti. Era una profezia consegnata dalla Madonna
al Servo di Dio Marcel Van, di cui è in corso la causa di beatificazione.
Neanche a farlo apposta
la Madonna parla a Marcel dei suoi Apostoli. Ma ciò che mi fatto sussultare è
questo, parlando dell’amore di Gesù Ella afferma:
“Il Regno del Suo Amore diventerà UNA COLONNA DI FUOCO che sosterrà il mondo sul punto di
sfasciarsi... e se il mondo ritorna alla vita, esso lo dovrà a questa fiamma
d'Amore...”.
Ma Gesù non aveva detto: «Sono venuto a portare il fuoco sulla terra;
e come vorrei che fosse già acceso!»? (Lc 12,49).
E Giovanni Battista non aveva annunciato che «Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco»?
(Lc 3,16).
Ecco, proprio quello stesso Spirito Santo che scende
sugli Apostoli sotto forma di lingue di fuoco.
Questo fuoco rappresenta l’Amore di Dio, che “da una
parte costruisce e dall’altra contemporaneamente distrugge ciò che non ha
consistenza, ciò che deve cadere, ciò che è vanità e lascia in piedi solo la
verità.” (Chiara Lubich).
Qualcuno potrà dire, ma che c’entra tutto questo col
Segno sulla Collina delle apparizioni?
Adagio, adesso viene il bello.
Dopodiché mi sono passate davanti diverse immagini, la
prima: il fuoco visto il primo anno delle apparizioni sul Podbrdo. Non si
tratta di cose nuove, sono cose che sono state riportate centinaia di volte, ma
adesso le possiamo vedere in una luce nuova.
Il 28 ottobre del 1981, a quattro mesi dall’inizio delle
apparizioni, sacerdoti e suore erano tra le centinaia di persone che videro un
misterioso fuoco che bruciò per quasi 15 minuti sulla collina delle
Apparizioni. La collina era circondata dalle forze armate di polizia jugoslave,
le quali quando andarono a indagare, non trovarono più traccia del fuoco.
Quella stessa sera, i veggenti chiesero alla Vergine
Maria di spiegare quello che era successo, e Lei spiegò che si trattava di un
segno anticipatore del grande segno:
“Il fuoco, visto dai fedeli, era di carattere
soprannaturale. È uno dei segni, un
precursore del grande Segno.” (28 ottobre 1981).
Quindi, un indizio ce l’aveva dato proprio la Madonna!
Se un precursore del Grande Segno è proprio un fuoco,
perché il segno sulla Collina delle apparizioni non può essere una colonna di
fuoco?
Rileggiamo ancora una volta le riposte vivaci che su
questo evento ha dato la veggente Vicka. Tra i veggenti, Vicka, è stata la più loquace.
Interrogata da padre Janko Bubalo, così rispondeva:
JANKO - Dimmi, per favore, qualcosa riguardo al Segno.
VICKA - Ti ho già detto che
sai tutto quello che si può sapere.
JANKO - Vicka, vedo che ti
ho scocciato. Dove la Madonna lascerà
questo Segno?
VICKA - A Podbrdo, sul posto delle prime apparizioni.
JANKO - Dove sarà questo Segno? In cielo o sulla terra?
VICKA - Sulla terra.
JANKO - Apparirà, sorgerà tutt'a un tratto oppure pian piano?
VICKA - Tutto a un tratto.
JANKO - Lo potrà vedere chiunque?
VICKA - Sì, chiunque verrà qui.
JANKO - Questo Segno, sarà passeggero o permanente?
VICKA - Permanente.
JANKO - Sei un po' parca nel rispondere, però...
VICKA - Vai avanti, se hai ancora qualcosa da chiedere.
JANKO - Qualcuno potrà distruggere questo Segno?
VICKA - Nessuno potrà distruggerlo.
JANKO - Questa cosa la pensi
tu?
VICKA - Ce l'ha detta la Madonna.
JANKO - Tu conosci con precisione come sarà questo Segno?
VICKA - Con precisione.
JANKO - Sai anche quando la Madonna lo manifesterà a noi altri?
VICKA - So anche questo.
[…]
JANKO - Non ti ho ancora chiesto se questo Segno è un segreto speciale o no.
VICKA - Sì, è un segreto speciale. Ma nello stesso tempo fa parte dei dieci
segreti.
JANKO - Ne sei sicura?
VICKA - Certo che ne sono
sicura!
JANKO - Va bene. Ma perché la Madonna lascia qui questo Segno?
VICKA - Per mostrare al popolo che lei è presente qui tra noi.
[…]
VICKA - Padre mio, chi non crede senza questo, non crederà neppure allora. Però ti dico anche questo: guai a chi
aspetterà il Segno per convertirsi! Mi sembra di avertelo detto una volta: che molti
verranno, può darsi che si inchineranno davanti al Segno, ma malgrado tutto non
crederanno. Sii felice di non essere tra di loro.
(Da: Janko Bubalo, Mille
incontri con la Madonna)
Quindi ricapitoliamo: il Segno spunterà dalla terra “Tutto
a un tratto”; chiunque lo potrà vedere.
È di carattere soprannaturale, per questo nessuno lo
potrà distruggere; non brucia e non consuma, proprio come il fuoco del roveto
visto da Mosè.
E, immagino, anche come le lingue di fuoco che si posarono
sugli apostoli nel giorno di Pentecoste.
Lo si potrà filmare e toccare.
Una volta da Ruska, la sorella di Marija, ho saputo
che questo fuoco è stato visto altre volte, mentre loro si trovavano sulla
collina; vi potevano mettere le mani senza bruciarsi.
Ogni anno si verifica un evento straordinario che
ricorda tanto questo fuoco che non brucia, succede a partire dal Santo
Sepolcro, ed è un segno dato agli ortodossi.
“Nella vigilia di Pasqua,
durante il Vespro della sera del Grande e Santo Sabato [si tratta del Sabato
Santo secondo lo stile ortodosso, diverso dal nostro come data], il Patriarca
Ortodosso di Gerusalemme, o in sua impossibilità un altro Vescovo Ortodosso,
entra nel Sepolcro con le candele spente, dopo aver tolto tutti i paramenti
eccetto lo sticario ed essere stato accuratamente perquisito dalle autorità
civili, prima turche ora israeliane, senza mitra e prega davanti alla Tomba.
Anche l'edicola del Sepolcro è stata perquisita e fermata con sigilli su cui
tutte le Comunità comproprietarie della basilica, nonché le autorità civili
appongono l'impronta del loro timbro.
Subito o dopo qualche ora di preghiera, sul marmo che ora ricopre la lastra
del Sepolcro Glorioso appaiono scintille come perline o gocce luminose.
Il patriarca raccoglie queste gocce di Fuoco con l'ovatta e accende le
candele. In un istante il Fuoco s'è
propagato nella chiesa.
Meraviglioso è che il Fuoco non brucia per circa 33 minuti, né
abiti, né capelli. Molti pellegrini raccontano che hanno provato ad infuocare
la propria barba senza riuscirci. Alcuni dicono che si può anche respirare
questo Fuoco.”
(Fonte:
www.cristianiortodossi.it).
Un fuoco che non brucia e che divampa all’improvviso
in tutta la chiesa.
Ora, se anche il grande Segno non dovesse essere una
colonna di fuoco, lo stesso ci sarà un’altra Colonna di Fuoco.
Questa Colonna di Fuoco è il grande Segno dell’Amore
di Gesù che divamperà all’improvviso portato dagli Apostoli della Regina della
Pace, e che si instaurerà nel mondo intero.
Spetta a noi, Apostoli della Regina della Pace, diffondere questo fuoco:
“Apostoli del mio amore, spetta a voi diffondere l’Amore di mio Figlio a tutti coloro che
non l’hanno conosciuto. A voi, piccole
luci del mondo, che io istruisco con materno amore perché splendano chiaramente di uno splendore pieno”. (2 aprile
2017).
Se sognare serve a rincuorarci, allora facciamoci
coraggio vicendevolmente, e “rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche”
(Eb 12,12).
Avanti, Apostoli della Regina della Pace, verso il
trionfo del Cuore Immacolato, verso un nuovo tempo di primavera!
Il Signore è con noi, e anche la Gospa!
Franco
Sofia
Nessun commento:
Posta un commento