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sabato 28 novembre 2020

RISPOSTA AD ALCUNI INTERROGATIVI SUL MESSAGGIO DEL 25 NOVEMBRE 2020

 


Messaggio 25 novembre 2020 

“Cari figli! Questo è il tempo dell'amore, del calore, della preghiera e della gioia. Pregate, figlioli, affinché Gesù Bambino nasca nei vostri cuori. Aprite i vostri cuori a Gesù che si dona a ciascuno di voi. Dio mi ha inviato per essere gioia e speranza in questo tempo ed Io vi dico: senza Gesù Bambino non avete né la tenerezza né il sentimento del Cielo, nascosti nel Neonato. Perciò, figlioli, lavorate su voi stessi. Leggendo la Sacra Scrittura, scoprirete la nascita di Gesù e la gioia dei primi giorni che Medjugorje ha donato all'umanità. La storia sarà vera, ciò che anche oggi si ripete in voi ed attorno a voi. Lavorate e costruite la pace attraverso il sacramento della confessione. Riconciliatevi con Dio, figlioli, e vedrete i miracoli attorno a voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.''



Questo messaggio, ha creato un po’ di subbuglio nei “cari figli”. Alcuni dei quali si sono sorpresi per le espressioni utilizzate dalla Gospa, altri disorientati. Sulle prime anche io mi sono trovato tra i disorientati. Ma vediamo ad uno ad uno i motivi di disagio.

Concordo con chi teme che le traduzioni talvolta possano non essere coerenti con l’originale croato. Studiando i messaggi a Mirjana per il mio libro, tante volte ho dovuto rifarmi alle traduzioni straniere, per quei messaggi che mi creavano difficoltà. E in effetti, poi trovavo la soluzione. Ad esempio, in questo messaggio la frase:

Leggendo la Sacra Scrittura, scoprirete la nascita di Gesù e la gioia dei primi giorni che Medjugorje ha donato all'umanità.” In altre traduzioni risulta più lineare e comprensibile: “Leggendo la Sacra Scrittura, voi scoprirete la nascita di Gesù e la gioia, come quella che Medjugorje ha donato a l’umanità nei primi giorni”. Questa traduzione mi permette di rileggere la frase del messaggio in lingua italiana, trovando il senso giusto.  Se tornassimo ai primi giorni delle apparizioni, troveremmo la Gospa che porta il Bambino Gesù, e la gioia di quei primi momenti, Sacra Scrittura alla mano, ci permette di rivivere la gioia che hanno vissuto i primi personaggi del Natale. Anche per noi la storia si ripeterà (“la storia sarà vera”) a patto di prendere sul serio i consigli della Gospa.

Adesso rivediamo quella frase che ha creato più difficoltà: “La storia sarà vera, ciò che anche oggi si ripete in voi ed attorno a voi”. Se rileggiamo nella Sacra Scrittura la nascita di Gesù, non è che ci siamo tanti motivi di “calore”, di “gioia”, almeno all’apparenza: Gesù nasce in una stalla, rifiutato Lui e la sua famiglia, tra disagi inimmaginabili.  La stessa cosa si è verificata nei primi giorni delle apparizioni, quando i veggenti non erano creduti ed erano perseguitati. Se però guardate i volti dei sei veggenti insieme, vedrete la gioia incontenibile che emana dai loro volti.

Anche oggi tra le difficoltà di questo nostro tempo e quelle personali, possiamo rivivere la stessa gioia dei primi tempi se permettiamo a Gesù di nascere nei nostri cuori. Allora dopo aver ascoltato l’annuncio dell’Angelo: “Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia…”, sentiremo gli Angeli cantare nel nostro cuore: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama”.

Preparare il cuore come la mangiatoia è possibile se togliamo da esso ciò che è superfluo e ciò che renderebbe freddo l’ambiente a Gesù, cioè il peccato. Una cosa che mi ha colpito nei messaggi della Gospa è che Lei chiede di accostarsi alla confessione molto più prima del Natale che non prima di Pasqua.

Perché la pace deve essere costruita attraverso la confessione? Perché non dobbiamo dimenticare che il cristiano non porta una propria pace, ma porta Gesù che è la Pace. 

Ogni volta che la Madonna è apparsa per Natale, è anche venuta col Bambino Gesù tra le braccia, e nel messaggio ha sempre ricordato che è Lui che dà la Pace quella vera. Una volta è stato il Bambino Gesù a dare il messaggio:

«La Madonna è venuta con Gesù bambino tra le braccia – ha detto la veggente Marija - e non ha dato messaggio, ma Gesù bambino ha iniziato a parlare e ha detto: “IO SONO LA VOSTRA PACE, vivete i miei comandamenti”. La Madonna e Gesù bambino, insieme, ci hanno benedetto con il segno della croce.» (25 dicembre 2012).

Appunto la Sacra Scrittura:

“Ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo. EGLI INFATTI È LA NOSTRA PACE, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l’inimicizia, annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l’inimicizia.” (Ef 2, 13-16).

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Il messaggio è ricco di termini che richiamano al mistero incantevole del Natale: amore, calore, gioia, speranza, tenerezza, pace. C’è chi ha trovato difficoltà nel termine “calore”.

 La Madonna lo usa all’inizio del messaggio. Non è la prima volta che lo usa, anzi l’ha usato addirittura un altro 25 novembre:

 Preparatevi con gioia alla venuta di Gesù. Figlioli, siano i vostri cuori puri e accoglienti affinché l’amore e il calore comincino a scorrere attraverso di voi in ogni cuore che è lontano dal Suo amore. (25 novembre 2009).

 Natale è la festa del calore in contrasto col tempo in cui si è verificato, perché, non dimentichiamolo, Gesù è il vero sole.

Un’altra volta, in pieno inverno, la Madonna, disse:

Come la natura lotta nel silenzio per la vita nuova, così anche voi siete invitati ad aprirvi nella preghiera a Dio nel quale troverete la pace e il calore del sole di primavera nei vostri cuori. (25 febbraio 2020).

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Più di uno si è meravigliato che la Madonna abbia citato Medjugorje all’interno del messaggio. Ma non è la prima volta. Medjugorje è citata per 14 volte nei messaggi, soprattutto nei primi anni.

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Prepariamo la nostra mangiatoia, il nostro cuore perché con la venuta di Gesù diventi la fonte di calore, di gioia, di tenerezza, di speranza e di pace per il mondo intero.

Franco Sofia

 

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