John Boughton: 'Sono venuto a Medjugorje come protestante e sono diventato un sacerdote cattolico'
LA TESTIMONIANZA INTEGRALE
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La testimonianza di p. John Boughton è stata pubblicata sul canale YouTube "Fruits of Medjugorje" (I frutti di Medjugorje).
Oltre
alle testimonianze di Sofia Gamiz e p. Johannes Rothärmel, ed il film "Il
dono di conversione"
della serie "Fruits of Medjugorje" che avete visto in prima visione
al Mladifest di quest'anno, vi comunichiamo che recentemente ed anche
stata pubblicata la toccante testimonianza di p. John Boughton.
Padre
Baughton è nato protestante. Ha studiato medicina. Ha letto un libro su
Medjugorje che poi ha deciso di visitare e questo ha cambiato la sua
vita. Si è convertito al cattolicesimo ed è diventato prete.
Vi riportiamo nella sua interezza la
sua storia e come Medjugorje abbia cambiato la sua vita. Potete approfondire
tutto sul canale YouTube, "Fruits of Medjugorje" raccomandandovi anche
la pagina Facebook
- "Fruits of Medjugorje".
Per conoscere il progetto
"Fruits of Medjugorje" (I frutti di Medjugorje), potete aprire la
pagina di cui sopra o QUI.
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La prima volta ho sentito
parlare di Međugorje nel 1991 in autunno. Sono venuto nel febbraio o marzo 1992
come protestante. Studiavo per diventare medico, all'età di 28 anni e sono
appena tornato all'università. Un mio amico del Texas, anche protestante,
cresciuto come protestante, ha notato la conversione di un conoscente, Jeff
Reed, che ora gestisce la fondazione umanitaria di St.David's Relief.
Ha notato un cambiamento in
Jeff, gli si è letteralmente avvicinato e gli ha detto: Jeff, che cosa ti è
successo? Lo voglio anche io! Perché Jeff coltivava in sé una pace che non
aveva mai avuto prima. Il mio amico Robert ed io eravamo al suo ranch nel
Colorado e parlavamo e poi ha detto: John, non so cosa pensare, ma vedo un
cambiamento radicale nel mio amico Jeff e lui mi ha dato il libro su Međugorje
di Wayne Weible. Leggilo e dimmi cosa ne pensi.
Ed è allora che ho sentito
parlare di Međugorje per la prima volta. Siamo cresciuti insieme, siamo stati i
migliori amici per tutta la vita, ma non abbiamo mai parlato di religione.
Parlavamo, rincorrevamo insieme le ragazze, andavamo a caccia insieme, bevevamo
insieme, ma non parlavamo mai di religione.
Facevamo insieme anche i
chierichetti nella Chiesa episcopale, ma non avevamo mai parlato della fede
finché non mi ha dato quel libro. Lui non sapeva che io in quel periodo mi
stavo ponendo grandi domande della vita, all'età di 28 anni: Perché sto sentendo
un vuoto così grande nel mio cuore? Anche se ho tutto ciò che il mondo mi può
offrire e sto andando alla Facoltà di Medicina, perché mi sento così vuoto?!
Che cosa sta succedendo?
E poi mi ha dato quel libro,
eh, è stato un grande inizio, abbiamo iniziato a parlarne di più e mi ha
chiesto: Cosa ne pensi? Ho detto: Sono possibili tre cose: O è del demonio, o
sono pazzi, o è tutto vero.
Ho un po' di esperienza
militare; ero ufficiale della marina nelle unità di riserva e, grazie
all'esperienza militare, ho detto che questo non poteva essere del diavolo
perché lui non avrebbe mai detto al suo nemico, cioè non ci avrebbe mai
indirizzato al suo nemico per la confessione, la Santa Messa, la preghiera, il
rosario, per qualcosa che all'epoca non conoscevo.
Lui non ci avrebbe mai detto di
vivere queste cose, quindi non poteva venire da lui. Ci sono sei bambini, com'è
possibile che tutti siano matti?! Neanche questo non ha senso. Dunque,
dev'essere vero e Robert mi ha guardato e ha detto:
Amico, penso che tu abbia ragione.
Lo penso anch'io. Dobbiamo andare lì! Io gli ho detto: "Ok,
andiamoci!" Non posso dire di essere venuto con delle aspettative perché
veramente non sapevo cosa aspettarmi. Ho letto il libro di Wayne Weible e tutto
ciò che sapevo. In effetti, era anche un momento molto strano per venire qua.
Era l'inizio del 1992,
pressappoco in febbraio, marzo 1992, e Jeff Reed ha detto: "Va bene,
andiamo, ma padre Svetozar ci prega di portare con noi delle attrezzature
mediche." A quell'epoca sapeva che si stava avvicinando la guerra. E così,
tutti noi, Jeff e un gruppo di carismatici messicani del Texas occidentale
abbiamo raccolto un po' di attrezzature mediche e le abbiamo portate nelle
valigie attraverso Belgrado fino a Sarajevo e poi fino a Međugorje.
In teoria eravamo dei
contrabbandieri, non in teoria, noi le abbiamo veramente contrabbandate ed è
una storia interessante. Ci hanno scoperto e il mio amico Robert ed io abbiamo
visto il potere del rosario manifestarsi quel giorno. Anche se avevano
trattenuto Robert nella corsia d'emergenza, pronti a metterlo in prigione, il
rosario ha funzionato in qualche modo, abbiamo visto le piccole
"abuelas", cioè le nonnine del Messico e del Texas, che pregavano
allo stesso tempo il rosario, poi la comandante della guardia è scesa e ha
visto la lettera in inglese con un timbro a secco in rilievo che era anche in
inglese e con l'intestazione dell'ambulatorio veterinario, che ci dava il
permesso di portare l'attrezzatura e lei è passata con il dito sopra il timbro,
ha alzato il dito e ha sgridato il suo collaboratore che ci aveva fermato.
È stato il primo segnale della
forza del rosario, come se ci fosse qualcosa. Ma non so ancora cosa. Poi siamo
arrivati a Međugorje. Dopo alcuni giorni e alcune altre storie, ed è stata una bellissima
esperienza sperimentare e vedere cosa fa il rosario, vedere e incontrare la
Madonna perché come protestanti noi non conoscevamo la Madonna.
No, l'abbiamo conosciuta qua. È
stato anche molto speciale conoscere Gesù nel Santissimo Sacramento. C'erano
anche le adorazioni e sebbene non ci fosse quasi nessuno, penso che noi fossimo
l'unico gruppo di pellegrini in quel luogo. Tuttavia, le adorazioni ci sono
state e frate Slavko era presente come anche frate Svetozar.
Nonostante la guerra fosse in
vista, era un luogo molto tranquillo e si poteva sentire la differenza. Sono
andato a questo primo pellegrinaggio chiedendo a Dio cosa voleva che io facessi
della mia vita, frequentavo l'Università di Medicina, sono tornato a studiare,
ho capito che dovevo chiedere a Dio e smettere di dirgli cosa volevo io, quindi
gli ho chiesto cosa voleva Lui ed è successo un momento speciale sul monte
Podbrdo, dove ho finalmente firmato in qualche modo un assegno in bianco a Gesù
dicendogli: Va bene, Signore, farò tutto quello che vuoi, diventerò persino, e
ho pensato alle cose più folli che potessi immaginare, sarei persino diventato
un francescano in Bosnia.
Non so nemmeno chi siano, non
so cosa facciano, ne ho appena incontrato uno qualche giorno fa, ma farei anche
questo se Ti piacesse. In quella pace che è scesa poi su di me, in quel
momento, io non pensavo di diventare francescano, diventare francescano, ma col
passare del tempo, da quando sono tornato a casa dal pellegrinaggio, ho
iniziato a rendermi conto attraverso la guida spirituale che quella era la vera
vocazione di consegnare completamente la mia vita al Signore, ma non ero ancora
sicuro sulla questione della Chiesa cattolica.
Quindi la prima battaglia è
stata la consapevolezza che la chiamata nella Chiesa cattolica significherebbe
interrompere la relazione con la mia ragazza se davvero diventassi un prete lì.
Perché, quando ero episcopaliano, pensavo: Beh, avrei potuto avere entrambe le
cose.
E questo è un po' più serio, ma
quando mi sono reso conto che dovevo agire secondo la verità, ho detto: Va
bene, questo è ciò che tu vuoi, Dio, andiamo! Tuttavia, per grazia di Dio la
Chiesa cattolica nella sua saggezza non permette ai nuovi convertiti di entrare
in qualsiasi ordine o diocesi per almeno due anni.
Con la provvidenza di Dio e con
l'aiuto della Madonna ho trascorso quel tempo, la maggior parte di quel periodo
di due anni, qui a Međugorje guidando durante la guerra i convogli per la
fondazione umanitaria di St.Davids Relief.
Quindi qui ero sotto la guida
di fra Svetozar e fra Slavko per quasi due anni. Dunque i miei primi due anni
da cattolico sono stati in questa parrocchia. Ed era meraviglioso perché ho
potuto letteralmente guardare giorno per giorno, a volte anche più volte al
giorno, i frutti del paradiso e dell'inferno allo stesso tempo.
Noi lasciavamo quella piccola e
tranquilla terra di Međugorje e partivamo per Mostar, poi andavamo su, fino a
Zenica e Tuzla e nei luoghi a, intorno e al di fuori di Sarajevo e affrontavamo
i frutti dell'inferno. Poi tornavamo e osservavamo i frutti del cielo. Poi
guardavo i frati come affrontavano tutte le sfide. Uno dei miei eroi, fra
Leonard Oreč, che riposi in pace, ricordo il giorno, in cui i musulmani e i
Croati hanno firmato una tregua.
Quel giorno mi ha chiamato e ha
detto: John, riempi tutti i tuoi camion e radunane ancora alcuni, andiamo nella
parte orientale di Mostar, nella Mezzaluna Rossa, gli daremo tutto il
necessario e dimostreremo che siamo per la pace. E ho detto... ricordo come
eravamo nella parte orientale di Mostar con Leonard nella suo abito marrone e
un bambino piccolo mi prendeva per la mano perché, sapete, io all'epoca ero un
civile e diceva: "Questo tizio è pazzo, ci sono cecchini intorno a noi
dappertutto e lui indossa l'abito!"
Questo è...ed ho capito, questo
è il senso dell'essere francescano e questo mi ha fortemente formato, vedere
una tale spiritualità. Non immaginavo come dovesse essere la vita religiosa
all'interno, non avevo nessuna idea, ma nel mio cuore sapevo di aver avuto la
vocazione per diventare frate.
Mi hanno invitato ad entrare
qui nella Provincia, ero onorato dell'invito, ma nel mio cuore sapevo in
qualche modo che ero chiamato a tornare negli Stati Uniti. Non sapevo dove e
fra Svetozar mi ha parlato di quel gruppetto, e come la guerra si stava
calmando, agli inizi del '95, sapevano che ci saremmo trasferiti, non era più
necessario rimanere qua e gli ho chiesto: Padre, dove vado?
So che non sono stato chiamato
a restare qua. Ha detto: Perché non guardi un po' quel piccolo e insolito gruppo
di frati del Bronx? E così ho conosciuto la comunità a cui appartengo oggi.
Ogni volta che qualcuno dice "SÌ" a Gesù, grazie alla mediazione
della Madonna, si apre un posto per Dio che poi può agire nel suo cuore e
incoraggiarlo.
La mia teoria, che non è così
umile perché neanch'io sono così umile, ma secondo la mia teoria Međugorje ha
un carisma tramite cui la Madonna invia numerosi comandi di partenza alle sue
truppe e le dispone per tutto il mondo per poter fare ciò che vuole il Signore
e per essere la luce dell'amore di Gesù Cristo in questi tempi bui.
Lei gioca a scacchi e chiama le
persone, gli dà gli incarichi e quella persona può aprire il suo cuore o no. E
quando lo apre, succedono grandi cose. Un prete domenicano, fra Giles Dimock,
degli Stati Uniti, ha parlato una volta di Međugorje ed era forse 15-20 anni
fa. Ha detto: Sai, Međugorje ha una cosa interessante, l'80% delle persone
attive nelle loro parrocchie sono state commosse da Međugorje.
Dice: C'è un altro fatto
interessante - pare che non si impauriscano, come se non si scoraggiassero
quando si confrontano con la parte umana nella chiesa di Gesù.
Non è questo ciò di cui abbiamo
bisogno al giorno d'oggi? Le persone sanno superare la tempesta, questo è ciò
che vedo, I'ho visto in modi molto diversi. Potrei raccontare così tanti
aneddoti ed avvenimenti diversi, ma tutto questo lo vedo come una grazia
speciale di Međugorje.
Tutti devono impegnarsi a
mettere in atto la propria fede, sapete, noi non abbiamo ricevuto il dono della
fede, non abbiamo ricevuto queste mediazioni della fede, molte cose alle quali
ci invita la Madonna, il rosario, la confessione, l'esperienza dell'Eucarestia,
la lettura della Sacra Scrittura, il digiuno. La Madonna non ci richiede queste
cose affinché noi diciamo: Oh, vedi come sono bravo a fare tutto questo e
poi...sapete, come mettere un trofeo sul muro. Ehi, non è meraviglioso ciò che
faccio?! No, questi sono i mezzi, queste sono le armi, noi dobbiamo usare
queste cose ed entrare in una lotta spirituale e combattere.
Se uno si guarda intorno e vede
cosa sta succedendo nel mondo e pensa che non ci sia una lotta, ha gli occhi
chiusi e le orecchie tappate. Dobbiamo essere attivi, dobbiamo uscire fuori,
dobbiamo annunciare la verità e l'amore, le cose che la Madonna ci invita a
fare. Questi 5 sassolini di cui predica così bene padre Jozo.
Questi sono mezzi con uno
scopo, Per fare posto a Gesù Cristo, per lasciargli il primo posto nei nostri
cuori, in modo che possiamo individualmente, in qualunque modo ci ispiri lo
Spirito Santo, agire, uscire e portare la luce di Cristo alle altre persone.
Per nessun altro motivo! Se non
facciamo così, allora seppelliamo i talenti sotto terra e non usiamo ciò che ci
ha dato Dio. Dobbiamo essere attivi! Come qualcuno che viene a casa e riceve l'abbraccio
della madre, questo è sempre importante e necessario. Tornare nel centro da
dove è cominciato tutto e ricordarci, dobbiamo ricordare da dove ci ha portato
Dio per salvarci.
Tuttavia, come prete, ma anche
come un laico che veniva a Međugorje per confessarsi, è un'esperienza molto
potente! Ora che mi trovo dall'altra parte del confessionale con l'autorità di
partecipare a questo atto intimo dell'attività di Gesù con le anime che si
susseguono una dopo l'altra, questo mi rende umile, è indescrivibile,
energizzante, un'esperienza bellissima!
Qui ci sono molti pesci grandi,
come dicono... Sapete, i pesci piccoli sono quelli che vanno alla confessione
ogni settimana o due. I pesci grandi sono quelli che ne erano lontano da 50
anni. Sapete, molti pesci grandi vengono qua! Di cosa si tratta? È la grazia
della conversione, che si riversa qui in flussi. È meraviglioso!
Per un prete è energizzante e
ti dà speranza. Vedete così tanti giovani che vengono qui e affidano la propria
vita a Dio e, spero, firmano un assegno in bianco al Signore e dicono: Fai di
me ciò che vuoi e ovviamente permettono alla Madonna di aggiungere la firma su
questo assegno perché nessuno di noi ha abbastanza soldi sul conto bancario,
quindi lo consegnano al Signore. Lo noto quando parlo con giovani e veterani
che sono stati qua tante volte.
E non si tratta solo di una
chiamata alla vita religiosa, ci sono anche vocazioni secondarie. Come prete
sento spesso le persone chiedere: Come posso tornare nella mia parrocchia e
diventare attivo? Cosa posso fare quando torno? In qualche modo risolvono tutti
questi problemi e questo conferma ciò che avevo notato del carisma di
Međugorje: la Madonna che dà numerosi ordini alle sue truppe a tutti i livelli
inviandoli nel mondo.
IL VIDEO SUL CANALE YOUTUBE:
https://www.youtube.com/watch?v=oZ7C3rziPno&ab_channel=FruitsofMedjugorje
FONTE:
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