MIRJANA SUL GRANDE SEGNO E SU CIVITAVECCHIA
Durante il Festival di Giovani del 1996, Mirjana all’interno
della sua testimonianza ha detto alcune cose che raramente ha ripetuto.
Mirjana: Il segno non è una cosa che si può
nascondere, sarà un segno sulla collina, è un regalo per tutti, si capirà che
la Madonna era presente qui, è una cosa che le mani umane non possono fare, ma
è proprio da Dio, e ognuno che viene potrà vedere.
Domanda: Una persona che fino al segno non ha
creduto, poi lo vede e crede?
Mirjana: Ti dico: "Anche Gesù ha camminato su
questa terra e non hanno creduto che era Figlio di Dio". Quando tutti
vedranno, che non si può fare con mano, che è una cosa venuta da Dio, sarà
ancora di più che un regalo per noi, ma chi non crede non vuole credere.
Domanda: ...e se i fedeli portano via il segno con
dei “picconi...?
Mirjana: Tu assomigli, adesso, alla figlia della
signora che ha lavorato la statua di Madonna di Civitavecchia. Sono contadini e
vivono in un paesino piccolo, lui non è un operaio bravo, fa solo il calco
della statua. Sua figlia ha 5 anni e in Chiesa l'ho sgridata perché gridava, mi
ha risposto: "Lo sai chi sono io? sono figlia di quello che ha fatto la
Madonna che piange." E’ simpatica. Tu fai uguale cosa. Io credo alle
lacrime di Civitavecchia perché conosco quello che ha fatto la statua. Non ha
studiato e non sa mettere le cose strane per far piangere, le fa tutte uguali.
Per me Civitavecchia è come la porta di Roma, e penso che la Madonna vuole un
po' svegliare gli italiani. Voi avete sempre ricevuto tutto, libertà di fede e
di andare in Chiesa, ai Santuari, noi prendiamo il vostro esempio, tutto il
mondo cattolico guarda Italia e Roma, ma che esempio prendiamo da voi? Quando
ero ragazzina a Sarajevo, per me Roma era il posto dove c'era Dio libero.
Domanda: Alcuni di noi hanno la sensazione che il
tempo è più vicino di quello che dice Gesù Cristo.
Mirjana: Non posso dire niente. Il tempo che viviamo
adesso assomiglia un po' a quando ci sono le elezioni, prima tutti parlano,
Chiesa cattolica e poi altri, e quando c'è tempo di silenzio, Dio sta zitto, i
partiti non possono parlare, ma noi dobbiamo scegliere, Dio ci ha lasciato
liberi di scegliere e tra poco Dio comincia a parlare.
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Riguardo a Civitavecchia, c’è da tenere presente che al
momento in cui è stata fatta la precedente testimonianza è passato solo poco
più di un anno dall’inizio delle lacrimazioni.
Dieci anni dopo, il giorno 2 novembre del 2006, mi trovavo a
Medjugorje. Nel pomeriggio, Mirjana ha incontrato gli italiani.
Non avendole potute registrare, ho trascritto nei giorni
seguenti, alcune tra le risposte lapidarie di Mirjana, che mi erano rimaste
impresse.
La veggente ha fatto all’inizio un discorso generico, quello
che fa ogni volta che incontra i pellegrini, lasciando poi largo spazio alle
domande degli stessi. Ha detto cose importanti che sarebbe stato opportuno
ripetere integralmente.
Ad esempio, a proposito di Civitavecchia, alla domanda se la
Madonna gliene avesse parlato, Mirjana ha risposto: “Non posso dirlo”. È evidente che, se La Madonna non gliene avesse
parlato, Mirjana avrebbe detto semplicemente: “No”.
E sempre su questo argomento, alla domanda, se le lacrime
della Madonnina riguardano l’Italia, Mirjana ha risposto:
“No. Riguardano il
mondo intero. Come le apparizioni di Maria a Medjugorje riguardano tutto il
mondo”.
Franco Sofia
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