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mercoledì 2 ottobre 2024

MIRJANA SUL GRANDE SEGNO E SU CIVITAVECCHIA

 

MIRJANA SUL GRANDE SEGNO E SU CIVITAVECCHIA

 

Durante il Festival di Giovani del 1996, Mirjana all’interno della sua testimonianza ha detto alcune cose che raramente ha ripetuto.

  


Mirjana: Il segno non è una cosa che si può nascondere, sarà un segno sulla collina, è un regalo per tutti, si capirà che la Madonna era presente qui, è una cosa che le mani umane non possono fare, ma è proprio da Dio, e ognuno che viene potrà vedere.

Domanda: Una persona che fino al segno non ha creduto, poi lo vede e crede?

Mirjana: Ti dico: "Anche Gesù ha camminato su questa terra e non hanno creduto che era Figlio di Dio". Quando tutti vedranno, che non si può fare con mano, che è una cosa venuta da Dio, sarà ancora di più che un regalo per noi, ma chi non crede non vuole credere.

Domanda: ...e se i fedeli portano via il segno con dei “picconi...?

Mirjana: Tu assomigli, adesso, alla figlia della signora che ha lavorato la statua di Madonna di Civitavecchia. Sono contadini e vivono in un paesino piccolo, lui non è un operaio bravo, fa solo il calco della statua. Sua figlia ha 5 anni e in Chiesa l'ho sgridata perché gridava, mi ha risposto: "Lo sai chi sono io? sono figlia di quello che ha fatto la Madonna che piange." E’ simpatica. Tu fai uguale cosa. Io credo alle lacrime di Civitavecchia perché conosco quello che ha fatto la statua. Non ha studiato e non sa mettere le cose strane per far piangere, le fa tutte uguali. Per me Civitavecchia è come la porta di Roma, e penso che la Madonna vuole un po' svegliare gli italiani. Voi avete sempre ricevuto tutto, libertà di fede e di andare in Chiesa, ai Santuari, noi prendiamo il vostro esempio, tutto il mondo cattolico guarda Italia e Roma, ma che esempio prendiamo da voi? Quando ero ragazzina a Sarajevo, per me Roma era il posto dove c'era Dio libero.

Domanda: Alcuni di noi hanno la sensazione che il tempo è più vicino di quello che dice Gesù Cristo.

Mirjana: Non posso dire niente. Il tempo che viviamo adesso assomiglia un po' a quando ci sono le elezioni, prima tutti parlano, Chiesa cattolica e poi altri, e quando c'è tempo di silenzio, Dio sta zitto, i partiti non possono parlare, ma noi dobbiamo scegliere, Dio ci ha lasciato liberi di scegliere e tra poco Dio comincia a parlare.

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Riguardo a Civitavecchia, c’è da tenere presente che al momento in cui è stata fatta la precedente testimonianza è passato solo poco più di un anno dall’inizio delle lacrimazioni.

Dieci anni dopo, il giorno 2 novembre del 2006, mi trovavo a Medjugorje. Nel pomeriggio, Mirjana ha incontrato gli italiani.

Non avendole potute registrare, ho trascritto nei giorni seguenti, alcune tra le risposte lapidarie di Mirjana, che mi erano rimaste impresse.

La veggente ha fatto all’inizio un discorso generico, quello che fa ogni volta che incontra i pellegrini, lasciando poi largo spazio alle domande degli stessi. Ha detto cose importanti che sarebbe stato opportuno ripetere integralmente.

Ad esempio, a proposito di Civitavecchia, alla domanda se la Madonna gliene avesse parlato, Mirjana ha risposto: “Non posso dirlo”. È evidente che, se La Madonna non gliene avesse parlato, Mirjana avrebbe detto semplicemente: “No”.

E sempre su questo argomento, alla domanda, se le lacrime della Madonnina riguardano l’Italia, Mirjana ha risposto:

No. Riguardano il mondo intero. Come le apparizioni di Maria a Medjugorje riguardano tutto il mondo”.

 

Franco Sofia

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