“noi i tuoi cari figli che in ogni tempo non ti stanchi
mai di visitare”
NELL’ATTO DI CONSACRAZIONE UNA CITAZIONE DELLE
APPARIZIONI?
… ANCHE DI MEDJUGORJE?
E perché il Papa ha voluto inserire questo momento all’interno
di una liturgia penitenziale?
+++
È stato un momento di straordinaria
intensità.
Grande tensione emotiva in
coloro che hanno partecipato stasera all’Atto di Consacrazione che il Papa ha
fatto di noi, dell’umanità e, in special modo, della Russia e dell’Ucraina
nella basilica di san Pietro, in Vaticano.
Il Papa, soprattutto, si è
mostrato molto commosso e concentrato per
questo Atto dalla portata storica.
Nei prossimi giorni
conosceremo gli echi di questa giornata. In attesa che il Signore ascolti il
nostro grido.
Sono già state
sottolineate le parti considerate più forti di questa consacrazione. Io vorrei evidenziarne
una che ci può interessare come Apostoli della Regina della Pace.
Ad un certo punto, nella
Consacrazione scopriamo che c’è un riferimento alle apparizioni attraverso a
quel “cari figli” che noi conosciamo così bene; mentre nell’espressione che
segue sono presenti tutte le apparizioni: “che in ogni tempo non ti stanchi mai di
visitare”:
“[…] Ricorriamo dunque a
te, bussiamo alla porta del tuo Cuore noi, i tuoi cari figli che in ogni tempo
non ti stanchi di visitare e invitare alla conversione. In quest’ora buia vieni
a soccorrerci e consolarci.”
Inoltre, mi sono chiesto
come mai il Papa ha voluto inserire l’atto di consacrazione all’interno di una
liturgia penitenziale?
E anche in questo ho
notato un riferimento, certamente non voluto, ai messaggi della Gospa. Per fare
una preghiera da cui, in un momento così altamente drammatico, si spera di
ottenere il massimo frutto, i cuori non purificati sono di ostacolo. Da qui la
necessità di presentarsi davanti al Signore con un cuore contrito e ottenere da
Lui stesso la purificazione.
Ora, nei messaggi che la
Madonna ha dato a Medjugorje, specie ai suoi Apostoli, questa necessità è
presente molto frequentemente.
Tanto per fare un esempio:
tutti coloro che hanno risposto “SI” alla
chiamata della Regina della Pace a diventare suoi Apostoli, devono avere la
consapevolezza che senza un cuore puro e umile non possono essere d’aiuto alla
realizzazione del piano del Signore che conduce al trionfo del Cuore Immacolato
di Maria. La Madonna è stata chiara:
“Cari figli, per
poter essere miei Apostoli e per poter aiutare tutti coloro che sono nella
tenebra a conoscere la luce dell’Amore di mio Figlio, dovete avere cuori puri
ed umili. Non potete essere d’aiuto
affinché mio Figlio nasca e regni nei cuori di coloro che non lo conoscono, se
Egli non regna, se non è il Re nel vostro cuore” (2 gennaio 2014).
Per questo la Madonna ha invitato alla
confessione i suoi Apostoli, e ha sottolineato lo stato di grazia come
necessario per portare frutti, e perché l’azione sia efficace. Quando si devono
offrire le sofferenze e il dolore, momento fondamentale nella missione degli Apostoli
di Maria, lo stato di grazia è importantissimo:
“figli miei, voi avete diverse domande:
non comprendete il dolore, non comprendete che, per mezzo dell’Amore di Dio,
dovete accettare il dolore e sopportarlo. Ogni essere umano, in maggior o minor
misura, ne farà esperienza. Ma, con la pace nell’anima e in stato di grazia,
una speranza esiste: è mio Figlio, Dio generato da Dio. Le sue Parole sono il
seme della vita eterna: seminate nelle anime buone, esse portano diversi
frutti. Mio Figlio ha portato il dolore perché ha preso su di sé i vostri
peccati.” (2 settembre 2017).
Se non c’è nell’uomo
la ricerca del cuore puro, allora sta optando per una purificazione passiva,
che è quella verso cui sta andando il mondo già prima dell’inizio dei segreti.
Mirjana nel suo
diario (Il mio Cuore trionferà) si
dice sicura che è già iniziata la grande pulizia che ci porterà al Trionfo del
Cuore Immacolato; ed aggiunge: “che il trionfo del suo Cuore abbia inizio da
te!”.
Franco Sofia
Nessun commento:
Posta un commento