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venerdì 11 marzo 2022

RISCHIO ESTREMO PER “COLORO CHE NON CONOSCONO L’AMORE DI DIO” - LA VITA ETERNA E LA PERDIZIONE ... (V PARTE)

 





LA VITA ETERNA E LA PERDIZIONE NEI MESSAGGI DI MEDJUGORJE (V PARTE)

 

La Madonna ha illuminato  i suoi Apostoli ripetutamente sull’identità di “coloro che non conoscono l’Amore di Dio” e sul rischio che questi ultimi corrono di perdersi per sempre. Nei primi messaggi a Mirjana, successivi all’inizio della sua missione, la Madonna parlò di quelli per i quali è più importante la vita sulla terra,[1] aggiungendo quasi 20 anni dopo che sono anche quelli che “non hanno mai amato” (2 novembre 2016):   

“Vi invito ad essere uno strumento attraverso il quale tutti coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio, che non hanno mai amato, comprenderanno, lo accetteranno e si salveranno. Vi ringrazio, figli miei!”

 Ma poi spuntano anche “coloro che non vogliono”. Questo è più che evidente in alcuni messaggi, nei quali l’indifferenza significa anche rifiuto. Non solo queste persone non conoscono, ma non vogliono conoscere, non vogliono vedere, non vogliono sapere.

       “Cari figli, vi invito a diffondere la fede in mio Figlio, la vostra fede. Voi, miei figli, illuminati dallo Spirito Santo, miei Apostoli, trasmettetela agli altri, a coloro che non credono, non sanno e non vogliono sapere.” (2 luglio 2015);

“Sarete i miei portatori della luce dell’Amore di Dio. Illuminerete la via a coloro a cui gli occhi sono donati, ma non vogliono vedere.” (2 ottobre 2012).

 La gravità di questa indifferenza-rifiuto, o anche cecità volontaria, si misura in proporzione del grado di allontanamento dal Sacrificio di Gesù. Terribile il messaggio del 2 maggio 2012:

“Non rifiutate il suo Sacrificio[2] e non rinnovate le sue sofferenze con i vostri peccati. Non chiudete a voi stessi la porta del Paradiso”. 

 Anche in quello del 2 marzo 2016 la Madonna mette in relazione il Sacrificio di Gesù con la durezza di cuore e l’indifferenza di coloro che si rifiutano di conoscerlo:

“Vengo a confermarvi la Verità. Desidero ricordarvi le Parole di mio Figlio. Egli ha pronunciato parole di salvezza per il mondo intero, parole d’amore per tutti, l’amore che ha mostrato col suo Sacrificio. Anche oggi però molti miei figli non lo conoscono, non vogliono conoscerlo, sono indifferenti. A causa della loro indifferenza, il mio Cuore soffre amaramente”.
 Il rifiuto dell’Amore che Dio Padre ci ha dato nel suo Figlio Gesù: è proprio questo che ci suggerisce un riferimento indiretto al tremendo peccato contro lo Spirito Santo, poiché proprio qui gli uomini rischiano di rifiutare il rimedio estremo che Dio dona loro nel Sacrificio di suo Figlio. Infatti, il rifiuto del Sacrificio di Gesù è accostato all’esilio eterno (2 maggio 2012), il che equivale a dire dannazione eterna. Perché? Perché nel sacrificio di Gesù il Padre ci ha detto la parola definitiva della sua infinita misericordia, ha lanciato l’ultima àncora di salvezza, e se uno rifiuta questa parola definitiva, non rimane per lui che la definitiva giustizia[3].  

 

È quella che nel messaggio del 2 aprile 1947 a Bruno Cornacchiola, la Madonna definisce “perdizione volontaria”[4]. Anche nei messaggi a Mirjana viene utilizzato il termine “perdizione” unito a “ostinazione”:

"Cari figli, il mio Cuore materno soffre grandemente mentre guardo i miei figli che ostinatamente mettono ciò che è umano davanti a ciò che è Divino, i miei figli che, nonostante tutto ciò che li circonda e nonostante tutti i segni che vengono loro inviati, pensano di poter camminare senza mio Figlio. Non possono! Camminano verso la perdizione eterna.(2 marzo 2011).

 Perciò deviare dalla strada che la Madonna ci sta indicando è andare verso la perdizione:

“Figli miei, non deviate dalla strada per cui vi guido. Non correte verso la perdizione.” (2 maggio 2013).

 Questo rifiuto viene evidenziato in più messaggi. Eccone alcuni:

“Purtroppo, molti miei figli non hanno conosciuto l’Amore di mio Figlio, molti non vogliono conoscere Lui. Oh, figli miei! quanto male fanno coloro che devono vedere o comprendere per credere!” (2 ottobre 2016).

 “Molti miei figli non vedono e non sentono, perché non vogliono farlo. Le mie parole e le mie opere non le accolgono, ma mio Figlio, attraverso di me, invita tutti.” (2 giugno 2016).

 “Cari figli, […] io sono Madre anche di voi che non mi accogliete e, nella durezza del vostro cuore, non volete conoscere l’Amore di mio Figlio.” (2 settembre 2014).

 

E, rivelazione terribile, purtroppo ci sono anche dei pastori che rischiano la perdizione eterna:

“Non dimenticate i vostri pastori. Pregate che non si perdano e che restino in mio Figlio, affinché siano buoni pastori per il loro gregge.” (18 marzo 2009). 

 

Una volta la Madonna in un messaggio dato a Marija disse:

“Preghiamo, figlioli, per coloro che non vogliono conoscere l'amore di Dio, pur essendo nella Chiesa.” (25 marzo 1999).

 

In questa conoscenza dell’Amore di Dio, rifiutata da quelli, la Madonna vuole introdurre i suoi Apostoli:

“Voi sapete che ci raduniamo perché vi aiuto a conoscere l’Amore di Dio.” (2 settembre 2006).

 Agli Apostoli tocca una responsabilità pesante, perché, se Dio non interviene con un prodigio[5], a costoro rimangono poche risorse per risalire la china. Ma proprio tra di esse ci sono gli Apostoli della Regina della Pace, abilitati a questa missione:

“Apostoli del mio amore, voi che pregate, vi sacrificate, amate e non giudicate: voi andate e diffondete la Verità, le Parole di mio Figlio, il Vangelo. Voi, infatti, siete un vangelo vivente, voi siete raggi della luce di mio Figlio. Mio Figlio ed io saremo accanto a voi, vi incoraggeremo e vi metteremo alla prova.” (2 ottobre 2016).

“Voi, che vivete il dolore, comprendete il mio dolore e la mia sofferenza per quei miei figli che non permettono che la luce di mio Figlio li illumini, per quei miei figli che vivono nelle tenebre.” (2 novembre 2014).

“Perciò io desidero che voi siate la luce di mio Figlio, che voi illuminiate la via a tutti coloro che non hanno conosciuto il Padre - a tutti coloro che vagano nella tenebra del peccato, della disperazione, del dolore e della solitudine - e che mostriate loro con la vostra vita l’Amore di Dio. Io sono con voi! Se aprite i vostri cuori vi guiderò.” (2 novembre 2011). 

   Molti vivono in modo tale da aver perso l’orientamento tra bene e male, sono a tal punto indifferenti ai richiami della propria coscienza da non sapere che stanno commettendo peccato, col rischio di non pentirsi “sinceramente” e di rischiare così la “perdizione eterna”:

“Figli miei, aiutatemi nella mia lotta materna e pregate con me affinché i peccatori conoscano i loro peccati e si pentano sinceramente.” (2 dicembre 2012).

 Così, delicatamente come al solito, la Madonna ammonisce:

“Pregate per coloro che non comprendono l'amore, che non comprendono cosa significa amare. Pregate perché Dio sia per loro padre e non giudice. Figli miei, siate voi i miei Apostoli, siate il mio fiume d'amore. Io ho bisogno di voi.” (18 marzo 2010).

 

 Oltre a coloro che non conoscono l’Amore di Dio, occorre aggiungere anche quelli che non accettano e non seguono la Madonna:

“[…] figli miei, camminate per le vie sulle quali il mio amore vi guida, vi insegna l’umiltà, la sapienza e trova la via verso il Padre Celeste. Pregate con me per coloro che non mi accettano e non mi seguono, per coloro che, a causa della durezza del loro cuore, non possono sentire la gioia dell’umiltà, della devozione, della pace e dell’amore – la gioia di mio Figlio.” (18 marzo 2014).

 

(continua)

 Franco Sofia

Per le parti precedenti: 

PRIMA PARTE: SOPRATTUTTO LA SALVEZZA ETERNA

SECONDA PARTE: A CHI TOCCA LA RESPONSABILITÀ DELLA SALVEZZAETERNA DELLE ANIME

TERZA PARTE: LA RESPONSABILITÀ DEGLI APOSTOL IDELLA REGINADELLA PACE

QUARTA PARTE: PARADISO, INFERNO E PURGATORIO



[1] Cfr. messaggio del 2 marzo 1997.

[2] Il 31 dicembre 1990 Maria confida a Bruno Cornacchiola: “Falsi profeti, che cercano con tutti i mezzi di avvelenare le anime cambiando la dottrina di Gesù in dottrine sataniche; e toglieranno il Sacrificio della croce che si ripete sugli altari del mondo” (Saverio Gaeta, Il Veggente, Il segreto delle Tre Fontane, p. 221)

[3]Io, come Madre, desidero salvarvi dall’inquietudine, dalla disperazione e dall’esilio eterno. Mio Figlio, con la sua morte in croce, ha mostrato quanto vi ama, ha sacrificato se stesso per voi e per i vostri peccati. Non rifiutate il suo Sacrificio e non rinnovate le sue sofferenze con i vostri peccati. Non chiudete a voi stessi la porta del Paradiso.” (2 maggio 2012).  

[4]Vedrete tempi che gli uomini faranno meglio la volontà della carne che quella di Dio; essi continuamente vengono trascinati nel fango e nel baratro della perdizione volontaria” (Saverio Gaeta, Il Veggente, Il segreto delle Tre Fontane, p. 86).

 

[5] Cfr. messaggio de 2 settembre 2014

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