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mercoledì 16 marzo 2022

Non si può cancellare tutto con un colpo di spugna

 “Il popolo russo è il popolo nel quale Dio sarà maggiormente glorificato” (30 ottobre 1981)

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Non si può cancellare tutto con un colpo di spugna

 

Medjugorje - messaggio 30 ottobre 1981

In Polonia tra breve ci saranno gravi conflitti, ma alla fine i giusti prevarranno. Il popolo russo è il popolo nel quale Dio sarà maggiormente glorificato. L'occidente ha incrementato il progresso, ma senza Dio, come se non fosse lui il Creatore.

 

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In questi giorni terribili, siamo tutti scossi per ciò che sta accadendo in Ucraina e per la paura di ciò che potrebbe accadere anche a noi e al resto del mondo. Come se non bastasse c’è chi approfitta per sferrare colpi sul cosiddetto mondo “russo”, facendo di tutte le erbe un fascio. Fermo restando che questa guerra è ingiusta e disumana.

 

Ma non si può cancellare con un colpo di spugna tutto quello che è stato fatto in questi ultimi 30 anni.

 

Qui vorrei soltanto far notare che, dopo mille anni, cioè dal 1054, quando avvenne lo scisma tra Chiesa d’oriente e Chiesa d’occidente, il 12 febbraio 2016 si è svolto a Cuba l'incontro tra papa Francesco e Kirill patriarca di Mosca e di tutta la Russia.  Una delle tessere mancanti, forse la più importante, nel mosaico di ricomposizione dell’unità delle Chiese separate.

Francesco e Kirill hanno firmato insieme un documento storico in cui apparivano alcuni punti in comune. 

In questa “Dichiarazione” comune, documento di eccezionale importanza che siamo invitati a leggere integralmente, troviamo evidenziati diversi segni dei tempi sia positivi che negativi. Tra tutti:

 

1. la consapevolezza che dopo mille anni è venuto il momento di ristabilire l'unità: "Consapevoli della permanenza di numerosi ostacoli, ci auguriamo che il nostro incontro possa contribuire al ristabilimento di questa unità voluta da Dio, per la quale Cristo ha pregato” (n. 6).

2. La constatazione che "La civiltà umana è entrata in un periodo di cambiamento epocale. La nostra coscienza cristiana e la nostra responsabilità pastorale non ci autorizzano a restare inerti di fronte alle sfide che richiedono una risposta comune" (n. 7).

3. La conferma che la famiglia è fondata sull'unione di uomo e donna, e la denuncia che si sta tentando di introdurre altre forme di famiglia.

4. La ferma condanna dell'aborto e dell'eutanasia

 

 

E anche se non si chiama con questo nome, tuttavia troviamo l’annuncio che si sta realizzando la conversione della Russia come previsto a Fatima: 

Nell’affermare l’alto valore della libertà religiosa, rendiamo grazie a Dio per il rinnovamento senza precedenti della fede cristiana che sta accadendo ora in Russia e in molti paesi dell’Europa orientale, dove i regimi atei hanno dominato per decenni. Oggi le catene dell’ateismo militante sono spezzate e in tanti luoghi i cristiani possono liberamente professare la loro fede. In un quarto di secolo, vi sono state costruite decine di migliaia di nuove chiese, e aperte centinaia di monasteri e scuole teologiche. Le comunità cristiane portano avanti un’importante attività caritativa e sociale, fornendo un’assistenza diversificata ai bisognosi. Ortodossi e cattolici spesso lavorano fianco a fianco. Essi attestano l’esistenza dei fondamenti spirituali comuni della convivenza umana, testimoniando i valori del Vangelo”. (n. 14).

 

Tutto questo “In un quarto di secolo”.

 

Siamo nel 2016. Due più due fa quattro: “un quarto di secolo” equivale a dire che tutto è cominciato dopo il 1989, cioè dopo che in occasione del millesimo anno dalla conversione della Russia al cristianesimo, Giovanni Paolo II nel 1988 (per la seconda volta dopo il 1984) aveva rinnovato la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria come richiesto dalla Madonna a Fatima.

 

Franco Sofia

 

(per approfondire: Franco sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina della Pace. Ultima chiamata, ed. Pime, 2020)

 

 


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