Gli Apostoli alla
scuola della Gospa
“QUESTA È LA CHIAMATA
DELL’AMORE” (XI PARTE)
I PASSI PER AMARE SÉ STESSI
Tentiamo di comprendere quali possano
essere i passi che mi conducono all’amore verso me stesso, senza tradire il
Vangelo e restando alla scuola della Gospa. Prendo spunto da un messaggio che
può aiutarci più di altri, quello del 18 marzo 2013.
“Cari figli! Vi invito a
benedire il nome del Signore con fiducia totale e gioia e a ringraziarLo col
cuore di giorno in giorno per il grande Amore. Mio Figlio, attraverso questo
Amore dimostrato con la Croce, vi ha dato la possibilità che tutto vi sia
perdonato, cosicché non abbiate a vergognarvi, a nascondervi e per paura a non
aprire la porta del vostro cuore a mio Figlio. Al contrario, figli miei,
riconciliatevi con il Padre celeste perché possiate amare voi stessi come vi
ama mio Figlio. Quando comincerete ad amare voi stessi, amerete anche gli altri
uomini e in loro vedrete mio Figlio e riconoscerete la grandezza del suo
Amore.” (18 marzo
2013).
Il punto fermo di partenza è l’Amore che
Gesù ci ha dimostrato dando la sua vita sulla Croce. Mentre il punto di arrivo
è il Padre. L’Amore di Gesù verso di noi ha come scopo la riconciliazione col
Padre. Ma mentre muore sulla Croce, Gesù ama me stesso volendo il mio vero
bene, cioè la mia salvezza eterna nell’incontro col Padre.
Così come avviene nella parabola del figliol
prodigo, scopriamo che c’è un falso amore verso sé stessi che conduce alla
perdita di sé stessi; mentre la riconciliazione col Padre permette di
riacquistare la propria dignità di figlio, e conoscere sé stessi e il vero
amore di sé stessi.
Se questo è il modo con cui Gesù dunque
ama me stesso, allora anche io devo amarmi desiderando il mio vero bene, la
salvezza eterna che mi viene donata accettando il suo Amore per me. Adesso
posso amare i miei fratelli, poiché riconosco che quello stesso amore che mi
sta salvando, salva anche loro.
Li amerò perciò all’interno dello stesso
amore di Gesù, donando la mia vita e desiderando per loro quello che per me e
per loro è il vero bene, la salvezza eterna. Non posso amare i miei fratelli rinnegando
l’amore che mi sta salvando.
In un altro messaggio, che abbiamo già
affrontato da diverse prospettive, Maria spiega perché l’amore a Dio, a sé
stessi e al prossimo, sono realtà inseparabili:
“Cari
figli, vi invito di nuovo maternamente ad amare, a pregare senza sosta per il dono dell’Amore, ad amare il Padre
Celeste al di sopra di tutto. Quando
amerete Lui, amerete voi stessi ed il vostro prossimo. Queste realtà non
possono essere separate.” (2
novembre 2013).
Tutto però parte dal “dono dell’Amore”.
Senza questo dono non si può amare il Padre nella Verità. Questo si spiega col
fatto che nessun tipo di amore è vero ed efficace se non è lo stesso Amore di
Dio ad agire. Io amo, anche me stesso, ma con l’Amore di Dio, altrimenti il mio
amore potrebbe essere falsato da egoismo, se non addirittura da infiltrazioni
di suggestioni maligne.
Franco Sofia
(Estratto con aggiornamenti da: Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina della Pace. Ultima chiamata, Mimep, 2020, Capitolo Ottavo, “Maria maestra dei suoi Apostoli”)
PrimaParte: LA COLONNA DI FUOCO NELLA NOTTE DELLA TENEBRA
Sesta parte: APOSTOLI DEL MIO AMORE
SettimaParte: COLORO CHE CONOSCONO L’AMORE DI DIO
Ottava Parte: CONOSCERE E AMARE SE STESSI IN DIO
Nona Parte:CONFRONTO COL CONOSCI TE STESSO DEGLI ANTICHI
Decima Parte: AMARE SÉ STESSI?
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