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sabato 24 settembre 2022

CERCARE IL BUONO CHE C’È NEL FRATELLO PER COMPRENDERLO

 

CERCARE IL BUONO CHE C’È NEL FRATELLO PER COMPRENDERLO

I suggerimenti della Regina della Pace ai suoi Apostoli e agli uomni di buona volontà



 

Tempo fa avevo messo in evidenza la seguente rivelazione che Maria ha fatto ai suoi Apostoli:

 

“Cari figli, ho scelto voi, Apostoli miei, perché tutti portate dentro di voi qualcosa di bello.” (2 aprile 2015).

Ma questa rivelazione aveva a che fare con una richiesta ben precisa che la Gospa ha fatto un po’ dopo nello stesso messaggio:

“vi invito, Apostoli miei, a cercare di vedere in ogni creatura di Dio, in tutti i miei figli, qualcosa di buono e a cercare di comprenderli”.

Allora: c’è “qualcosa di bello” negli Apostoli della Regina della Pace; e “qualcosa di buono” in tutti i figli della Madonna, compresi “coloro che non conoscono l’Amore di Dio”.

C’è qualcosa di bello negli Apostoli, “qualcosa”, non tutto. Il che significa che essi devono purificarsi parecchio; e, nonostante ciò, essi sono al seguito della Gospa come suoi Apostoli, sono stati scelti lo stesso.

Essendo consapevoli di questa deficienza, con umiltà gioiosa, si sforzeranno di trovare Dio anche nel resto dei Suoi figli.

 

Dio ha pietà di noi, e anche noi dobbiamo averne per gli altri.

 

Cerca adesso di vedere la presenza di Dio in ogni creatura, in tutti i figli di Maria, nostri fratelli e sorelle, ecco un compito per gli Apostoli, un esercizio spirituale tra i tanti che ha come fine la salvezza di coloro che non conoscono l’Amore di Dio.

 

Cosa devono fare gli Apostoli? Come devono vedere questa presenza di Dio “in ogni creatura”?

 

Come dice la stessa parola, l’essere creati è già indice della presenza di Dio. È qualcosa che ci accomuna, ci rende fratelli e sorelle, come aveva intuito san Francesco nel suo “Cantico delle creature” o “Cantico di frate Sole”.

 

Nei figli di Dio e di Maria c’è soprattutto l’anima, la parte più intima e spirituale  di ogni uomo, che viene direttamente da Dio. In ogni uomo c’è poi la coscienza morale.  Se poi si è battezzati, abbiamo tutti la presenza dello Spirito Santo.

 

Per rispondere al consiglio della nostra Madre e Regina, potremmo fare questo esercizio:

 

a.      Primo momento, considerare tutto questo.

 

b.      Secondo momento andare a scuola di Gesù Eucaristia, il che significa mangiare e vivere l‘Eucaristia. L’Eucaristia ci fa diventare ponti dell’Amore di Gesù, perché non è per merito nostro se si salvano i nostri fratelli e sorelle che non conoscono il suo Amore, ma perché Egli ci assume come strumenti di questo suo Amore.

La Madonna nel messaggio dice: “vi invito, Apostoli miei, a vivere con gioia l’Eucaristia perché, nell’Eucaristia, mio Figlio si dona a voi sempre di nuovo e, col suo esempio, vi mostra l’amore e il sacrificio verso il prossimo”.

Adesso possiamo “comprendere” veramente i nostri fratelli e sorelle, nel senso del latino “comprehendĕre”, che significa contenere in sé, abbracciare, accogliere in se stessi, così come abbiamo accolto e abbracciato Gesù nell’Eucaristia. Ma anche comprendere nel senso di capirli, nel senso di scusarli come ha fatto Gesù mentre veniva crocifisso. E adesso possiamo pregare per la loro salvezza.

Quando la veggente Marija il 2 agosto del 1981, dopo l’apparizione delle 18:40, ritornò a casa le apparve di nuovo la Madonna che la invitò ad andare nel campo di Gumno.  Insieme con gli altri veggenti e una quarantina di persone si recò in quel campo che si trovava a 200 metri dalla casa di Vicka. Lì la Madonna diede il permesso a tutti quelli che lo desideravano di toccarla.

Marija commenta così questa esperienza:

– “Maria Ss. disse, quando la gente volle toccarla: «Voi veggenti, prendete le loro mani e avvicinatele a Me». Alcuni hanno sentito caldo, altri freddo, qualcuno ha sentito un profumo di rose, altri come una scossa elettrica. ... Ci ha detto che, parlando di una terza persona, noi mettiamo in evidenza le cose negative e ha aggiunto: «Nella natura avete trovato qualcosa che non vi ha parlato di Dio? Così potete trovare Dio in ogni creatura, anche in ogni fratello meno perfetto». E ci ha invitati a salire sul Krizevać a due a due, con la persona che ci era più antipatica. Arrivati lassù, ci siamo accorti d’aver scoperto un amico.”

 

Qui il  messaggio del 2 aprile 2015, da cui abbiamo preso lo spunto, per intero:

“Cari figli ho scelto voi, Apostoli miei, perché tutti portate dentro di voi qualcosa di bello. Voi potete aiutarmi affinché l’Amore per cui mio Figlio è morto, ma poi anche risorto, vinca nuovamente. Perciò vi invito, Apostoli miei, a cercare di vedere in ogni creatura di Dio, in tutti i miei figli, qualcosa di buono e a cercare di comprenderli. Figli miei, tutti voi siete fratelli e sorelle per mezzo del medesimo Spirito Santo. Voi, ricolmi d’Amore verso mio Figlio, potete raccontare a tutti coloro che non hanno conosciuto questo Amore ciò che voi conoscete. Voi avete conosciuto l’Amore di mio Figlio, avete compreso la sua risurrezione, voi volgete con gioia gli occhi verso di lui. Il mio desiderio materno è che tutti i miei figli siano uniti nell’Amore verso Gesù. Perciò vi invito, Apostoli miei, a vivere con gioia l’Eucaristia perché, nell’Eucaristia, mio Figlio si dona a voi sempre di nuovo e, col suo esempio, vi mostra l’amore e il sacrificio verso il prossimo. Vi ringrazio”.

 

Franco Sofia

24 settembre 2022

Riflessioni da: ESERCIZI SPIRITUALI NON ORGANIZZATI PER GLI APOSTOLI DELLA REGINA DELLA PACE E GLI UOMINI DI BUONA VOLONTÀ

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