L’INQUIETUDINE, UN SEGNO DELL'AZONE DI SATANA
“Satana vuole la guerra e l’inquietudine” (25 settembre
2022).
Esiste una sana inquietudine, come quella che ha
ricordato papa Francesco durante l’Angelus dell’11 settembre 2022, in
riferimento all’inquietudine che domina i tre personaggi delle tre parabole
della misericordia: il buon pastore, la donna che cerca la moneta perduta e il
padre del figlio prodigo (Domenica XXIV del Tempo Ordinario, Anno C).
La Madonna sottoscriverebbe questo significato, perché
anche Lei soffre questo tipo di inquietudine benigna per i suoi figli che
rischiano di perdersi per sempre. E l’ha trasmessa ai suoi Apostoli:
“Vi prego con Cuore materno, ma vi ammonisco anche,
figli miei, affinché la sollecitudine per coloro che non hanno conosciuto mio
Figlio sia per voi al primo posto.”
(2 marzo 2012).
Alcune
inquietudini nel linguaggio comune riguardano le preoccupazioni di ogni
giorno, quelle che destano ansia, affanno. A queste fa riferimento Gesù nel
Vangelo:
“Non affannatevi dunque per il domani, perché il
domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.”
(Mt 6,34)
A Medjugorje c’è un solo messaggio con questo
significato:
“Tutti avete problemi,
tribolazioni, pene e inquietudini.”
(25 ottobre 2017)[1].
Ma nel resto dei messaggi che la Madonna ha dato soprattutto
a Marija e a Mirjana a Medjugorje l’inquietudine
ha tutto un altro significato.
È qualcosa di maligno, di tenebroso.
In questi messaggi l’inquietudine è la condizione di
una persona o più persone sotto l’influsso diretto o indiretto di Satana.
Le società in cui viviamo e il mondo stesso stanno
attraversando questa condizione a più livelli, il principale dei quali è quello
delle anime in situazione di peccato e a rischio di perdizione eterna.
L’inquietudine è la condizione di natura spirituale di
coloro che non hanno la pace interiore, ed è l’opposto della condizione di chi invece
questa pace la possiede. Parliamo di una pace che Dio solo può dare e di cui
Maria è la Regina.
Nei messaggi che la Madonna ha dato a Medjugorje, il
contrario di pace è inquietudine, più che guerra.
Dove regna Dio, regna la pace; dove regna Satana,
regna l’inquietudine.
A Satana interessa seminare inquietudine, perché essa
è strettamente connessa col disordine interiore che porta al disordine esteriore
e ad ogni tipo di male.
L’inquietudine è madre dell’insoddisfazione e della ricerca di soluzioni effimere. L’uomo allora, trovandosi a vivere un malessere generale, anche psicologico e fisico, cerca la pace perché è una sua necessità innata, ma in questa situazione è portato a cercarla “nei posti sbagliati”:
“Cercate la speranza e la consolazione nei posti
sbagliati.” (2 marzo 2009).
Questo crea un circolo vizioso, perché quando la pace
viene cercata nei posti sbagliati l’inquietudine si rigenera e aumenta:
“La
vostra anima è inquieta perché lo spirito è debole e stanco di tutte le cose
terrene.” (25 aprile 2015).
In questi messaggi l’inquietudine sta insieme all’odio
e alla guerra, ai litigi, al disordine morale, all’insoddisfazione esistenziale,
all’
orgoglio e all’egoismo.
Nell’anno in cui aveva annunciato che “Satana è sciolto
dalle catene” (1° gennaio 2001) la Madonna ci fece una rivelazione,
avvertendoci che “l’inquietudine ha cominciato a regnare nei cuori” (25
novembre 2001) e contemporaneamente anche l’odio ha cominciato a regnare nel
mondo insieme alla guerra.
Dove abita l’inquietudine si trova pure “la morte
senza speranza” (25 novembre 2010) e la rinuncia a credere in un futuro
migliore. Da qui la tentazione dello scoraggiamento e della disperazione che
conduce alla morte eterna:
“Cari figli, con amore materno io vi
prego: datemi le vostre mani, permettete che io vi guidi. Io, come Madre,
desidero salvarvi dall’inquietudine,
dalla disperazione e dall’esilio eterno.” (2 maggio 2012).
Pertanto, nei messaggi in cui la Madonna mette in
guardia dall’inquietudine o ne denuncia la presenza, indirizza ed esorta alla
speranza che si trova solo in Dio; oppure ci incoraggia a credere in un mondo e
un futuro migliore. “Per questo sono con voi, perché Lui, l'Altissimo, mi
manda tra di voi per esortarvi alla speranza e voi sarete portatori di pace in
questo mondo inquieto.” (25 novembre 2021).
Nel seguente messaggio c’è il riepilogo di quello che
abbiamo appena detto:
“Cari figli! In questo tempo inquieto in cui il
diavolo miete le anime per attirarle a sé, vi invito alla preghiera
perseverante affinché nella preghiera scopriate il Dio d'amore e di speranza.
Figlioli, prendete la croce fra le mani. Essa sia per voi d'incoraggiamento che
l'amore vince sempre in modo particolare adesso che la croce e la fede sono
rifiutate. Voi siate il riflesso e l'esempio con le vostre vite che la fede e
la speranza sono ancora vive ed è possibile un nuovo mondo di pace. Io sono con
voi e intercedo per voi davanti a mio Figlio Gesù. Grazie per aver risposto
alla mia chiamata.” (25 luglio 2020).
Lo stesso in quest’altro messaggio:
''Cari figli! Anche oggi sono con voi per
dirvi: figlioli, chi prega non ha paura del futuro e non perde la speranza. Voi
siete stati scelti per portare la gioia e la pace, perché siete miei. Io sono
venuta qui con il nome: Regina della Pace, perché il diavolo vuole
l’inquietudine e la guerra, vuole riempire il vostro cuore di paura per il
futuro, e il futuro è di Dio. Perciò siate umili, pregate ed abbandonate tutto
nelle mani dell’Altissimo che vi ha creati. Grazie per aver risposto alla mia
chiamata.'' (25 marzo 2021).
La medicina contro l’inquietudine è sempre la stessa, la
preghiera, la conversione, il ritorno a Dio, l’invito ad essere coraggiosi e
testimoni della speranza e della pace che solo Dio può dare.
Ecco la
strada per vincere la disperazione a cui porta l’inquietudine:
“Cari
figli, le mie parole sono semplici, ma colme di amore materno e preoccupazione.
Figli miei, sopra di voi si allargano sempre più le ombre delle tenebre e
dell’inganno, io vi chiamo verso la Luce e la Verità, io vi chiamo verso mio
Figlio. Solo Lui può convertire la disperazione e il dolore in pace e
serenità, solo Lui può dare speranza nei dolori più profondi.” (2 settembre 2018).
“Cari figli, mentre con materna preoccupazione
guardo nei vostri cuori, vedo in essi dolore e sofferenza; vedo un passato
ferito e una ricerca continua; vedo i miei figli che desiderano essere felici,
ma non sanno come. Apritevi al Padre. Questa è la via alla felicità, la via per
la quale io desidero guidarvi. Dio Padre non lascia mai soli i suoi figli e
soprattutto non nel dolore e nella disperazione. Quando lo comprenderete ed
accetterete, sarete felici. La vostra ricerca si concluderà. Amerete e non avrete
timore. La vostra vita sarà la speranza e la verità che è mio Figlio.
[…]” (2 gennaio 2012)
Franco Sofia
[1] “Se
volete essere felici, fatevi una vita semplice ed umile. Pregate molto e non vi
preoccupate troppo dei vostri problemi: lasciateli risolvere a Dio e
abbandonatevi a Lui!” (4 gennaio 1982). “Voi, figli miei, voi dovete
preoccuparvi soltanto per la vostra anima, perché essa è l’unica cosa che vi
appartiene sulla terra. Sudicia o pura, la porterete davanti al Padre Celeste.”
(2 luglio 2016).
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