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giovedì 1 settembre 2022

BENEDETTO XVI: L’INFERNO ESISTE ED È ETERNO, MA OGGI SE NE PARLA POCO

 



BENEDETTO XVI: L’INFERNO ESISTE ED È ETERNO, MA OGGI SE NE PARLA POCO

Nella V Domenica di Quaresima (25 marzo 2007), Benedetto XVI mentre si trovava nella parrocchia di “Santa Felicita e figli martiri” a Roma, ha spiegato il brano dell’adultera nel Vangelo di Giovanni. Ad un certo punto l’esclamazione che l’Inferno esiste e che oggi se ne parla poco:

“[…] Cari amici, dalla parola di Dio che abbiamo ascoltato emergono indicazioni concrete per la nostra vita. Gesù non intavola con i suoi interlocutori una discussione teorica: non gli interessa vincere una disputa a proposito di un’interpretazione della legge mosaica, ma il suo obbiettivo è salvare un’anima e rivelare che la salvezza si trova solo nell’amore di Dio. Per questo è venuto sulla terra, per questo morirà in croce ed il Padre lo risusciterà il terzo giorno.

È venuto Gesù per dirci che ci vuole tutti in Paradiso, e che l’Inferno, del quale poco si parla in questo nostro tempo, esiste ed è eterno per quanti chiudono il cuore al suo amore. […]” (https://www.vatican.va/).

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Perché se ne parla poco?

A motivo di quel fumo diabolico penetrato tra le mura della Chiesa e già individuato nel 1972 da san Paolo VI:

“Riferendosi alla situazione della Chiesa di oggi, il Santo Padre afferma di avere la sensazione che «da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio».

C’è il dubbio, l’incertezza, la problematica, l’inquietudine, l’insoddisfazione, il confronto.

Non ci si fida più della Chiesa; ci si fida del primo profeta profano che viene a parlarci da qualche giornale o da qualche moto sociale per rincorrerlo e chiedere a lui se ha la formula della vera vita. E non avvertiamo di esserne invece già noi padroni e maestri.

È entrato il dubbio nelle nostre coscienze, ed è entrato per finestre che invece dovevano essere aperte alla luce.

Dalla scienza, che è fatta per darci delle verità che non distaccano da Dio, ma ce lo fanno cercare ancora di più e celebrare con maggiore intensità, è venuta invece la critica, è venuto il dubbio. Gli scienziati sono coloro che più pensosamente e più dolorosamente curvano la fronte. E finiscono per insegnare: «Non so, non sappiamo, non possiamo sapere».

La scuola diventa palestra di confusione e di contraddizioni talvolta assurde. Si celebra il progresso per poterlo poi demolire con le rivoluzioni più strane e più radicali, per negare tutto ciò che si è conquistato, per ritornare primitivi dopo aver tanto esaltato i progressi del mondo moderno.

Anche nella Chiesa regna questo stato di incertezza.

Si credeva che dopo il Concilio sarebbe venuta una giornata di sole per la storia della Chiesa. È venuta invece una giornata di nuvole, di tempesta, di buio, di ricerca, di incertezza. Predichiamo l’ecumenismo e ci distacchiamo sempre di più dagli altri. Cerchiamo di scavare abissi invece di colmarli”.

(https://www.vatican.va/content/paul-vi/it/homilies/1972/documents/hf_p-vi_hom_19720629.html).

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Chi insinua il dubbio?

Colui che semina la confusione, l’incertezza, la zizzania, l’orgoglio e l’egoismo.

La Madonna ha parlato chiaramente per tre volte del Modernismo nei messaggi dati alla veggente Marija. Ma già prima, a Bruno Cornacchiola l’aveva annunciato con parole molto forti, parlando dei sacerdoti confusi dal modernismo:

“Essi miseramente girano sicuri senza segni sacerdotali esterni: non solo vivono nel dubbio della fede, ma attirano altri a lasciare la fede […] si sono ubriacati del mondo e del falso modernismo”. (Saverio Gaeta, Il Veggente, pp. 172 – 173).

E a Medjugorje:

" Satana è forte e vuole farvi rivoltare tutti contro Dio, riportarvi su tutto ciò che è umano e distruggere nei cuori tutti i sentimenti verso Dio e le cose di Dio. Voi, figlioli, pregate e lottate contro il materialismo, il Modernismo e l'egoismo che il Mondo vi offre.” (25 gennaio 2017).

"Satana non dorme e attraverso il Modernismo vi devia e vi guida sulla sua via." (25 maggio 2010).

“Molti cuori si sono chiusi alla grazia e non vogliono dare ascolto alla mia chiamata. Voi, figlioli, pregate e lottate contro le tentazioni e contro tutti i piani malvagi che Satanavi offre tramite il Modernismo.” (25 marzo 2015).

È Satana quindi l’ispiratore, il suggeritore del Modernismo.

Se si ha paura di parlare dell’Inferno, ciò dipende proprio da quell’incertezza e quei dubbi inoculati dal Modernismo (il fumo di Satana) penetrato all’interno della Chiesa.

Jacques Maritain, alcuni anni dopo le gravi affermazioni di Paolo VI, scriveva:

“L'inferno, perché darsi da fare a negarlo? È più semplice dimenticarlo, ed è probabilmente quanto si può far di meglio con l'Incarnazione e la SS. Trinità”.

E si domandava:

“Ad essere sinceri, la massa dei nostri cristiani pensa forse mai a tali cose o all'anima immortale o alla vita futura?” (Jacques Maritain, Il contadino della Garonna, Morcelliana, 1980).

L’analisi acuta di Maritain fa riflettere su come tutte le verità della nostra fede siano state intaccate dal dubbio e dall’incertezza:

“Sappiamo bene a chi conviene far risalire la paternità di queste menzogne; ma il male è che, appunto, non si crede più al diavolo, né agli angeli cattivi e né ai buoni, naturalmente. Essi non sarebbero che sopravvissuti eterei di un museo di immagini babilonese. A dire il vero, il contenuto oggettivo al quale la fede dei nostri avi si appoggiava è tutto un mito ormai come il peccato originale, per esempio, e come il Vangelo dell'Infanzia e la risurrezione dei corpi e la creazione.

E come il Cristo storico, naturalmente. Il metodo fenomenologico e la scuola delle forme hanno cambiato tutto. La distinzione tra natura e grazia sarebbe un'invenzione scolastica, come pure la transustanziazione.” (Ivi).

Ora, se rileggiamo i messaggi che la Madonna ha dato e sta dando a Medjugorje e in altre apparizioni approvate dalla Chiesa, ecco che viene scoperchiato ancora di più l’inganno diabolico; perché tutte queste verità messe in discussione, sono invece fermamente affermate e messe in evidenza dall’intervento del Cielo.

Viene in mente il sogno delle due colonne di san Giovanni Bosco, in cui la nave che rappresenta la Chiesa viene colpita coi libri, immagine delle teorie che sarebbero arrivate a creare confusione dentro la Chiesa. Ma quando la nave veniva colpita e ferita ecco che a sanarle arrivava un soffio dalle due colonne, quella più grande dell’Eucaristia e quella più piccola con la Madonna.

La preoccupazione maggiore che a Medjugorje ha presentato la Madonna fino a mostrarsi piangente e triste è dovuta al fatto che moltissimi suoi figli non sono impensieriti minimamente per la salvezza eterna, e perciò corrono verso la “perdizione” eterna:

"Cari figli, il mio Cuore materno soffre grandemente mentre guardo i miei figli che ostinatamente mettono ciò che è umano davanti a ciò che è Divino, i miei figli che, nonostante tutto ciò che li circonda e nonostante tutti i segni che vengono loro inviati, pensano di poter camminare senza mio Figlio. Non possono! Camminano verso la perdizione eterna. Perciò raduno voi che siete disposti ad aprirmi il vostro cuore, che siete disposti ad essere Apostoli del mio amore, perché mi aiutiate, perché vivendo l’Amore di Dio siate un esempio per coloro che non lo conoscono. Che il digiuno e la preghiera vi diano forza in questo ed io vi benedico con la benedizione materna nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Vi ringrazio". (Messaggio del 2 marzo 2011)

Franco Sofia

 

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