“SI NASCE UNA VOLTA SOLA E DOPO LA MORTE IL CORPO SI
DECOMPONE E NON RIVIVRÀ PIÙ.
Ogni uomo poi riceverà un corpo trasfigurato”.
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Una volta a Medjugorje la Madonna, sollecitata dagli
stessi veggenti, spiegò con parole semplici quello che dovrebbe appartenere al
patrimonio culturale, biblico e catechistico, di ogni buon cristiano, cioè cosa
avviene al momento della morte e che ne sarà del nostro corpo.
Questo succedeva nei primi tempi:
“Al
momento della morte si lascia la terra in piena coscienza: quella che abbiamo
ora. Al momento della morte si è coscienti della separazione dell'anima dal
corpo. È sbagliato insegnare alla gente che si rinasce più volte e che l'anima
passa in diversi corpi. Si nasce una volta sola e dopo la morte il corpo si
decompone e non rivivrà più. Ogni uomo poi riceverà un corpo trasfigurato.
Anche chi ha fatto molto male durante la vita terrena può andare diritto in
Cielo se alla fine della vita si pente sinceramente dei suoi peccati, si
confessa e si comunica.” (24 luglio 1982).
Con questa scusa, ha ribadito che non esiste
reincarnazione. Su questo argomento ci eravamo soffermati tempo fa. Nella lettera
agli Ebrei in modo tassativo si afferma: “per gli uomini è stabilito che
muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio” (Ebrei 9, 27).
Adesso vediamo che ne sarà del nostro corpo.
Il nostro corpo “non rivivrà più”, ma riceveremo “un
corpo trasfigurato”, così come è avvenuto per la risurrezione di Gesù. Saremo sempre
noi, ma in una realtà superiore.
Questo mistero l’aveva già spiegato san Paolo:
“Fratelli, qualcuno dirà: «Come risorgono i morti?
Con quale corpo verranno?». Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima
non muore. Quanto a ciò che semini, non semini il corpo che nascerà, ma un
semplice chicco di grano o di altro genere. Così anche la risurrezione dei
morti: è seminato nella corruzione, risorge nell’incorruttibilità; è seminato
nella miseria, risorge nella gloria; è seminato nella debolezza, risorge nella
potenza; è seminato corpo animale, risorge corpo spirituale.” (1 Cor 15,
35-37).
Qualcuno chiederà: “ma allora perché tanto rispetto
per i corpi dei nostri morti?”.
La risposta ce la dà il Catechismo della Chiesa
Cattolica: perché questo “rende onore ai figli di Dio, templi dello Spirito
Santo.” (CCC, 2300).
Franco Sofia
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