LA BANCA DELLA
SOFFERENZA
Lettera ad un amico, un vero
Apostolo della Gospa, che soffre tanto
Carissimo
amico mio,
seguo da
tempo il tuo caso con una stretta al cuore. In questo tempo che ci viene dato
dalla Provvidenza, nulla deve essere sprecato. Come Apostolo della Regina della
Pace hai parecchio materiale da consegnare alla Gospa.
Anche a
me capita che le persone chiedano come stia, perché si vede che sto male;
rispondo che ho tanto materiale per la Gospa.
“Io mi
servirò di voi”, ha detto Lei tempo fa (2 gennaio 2015 e 2 giugno 2015), e io
mi accorgo quanto questo sia vero. Da
tempo penso a una “Banca della Sofferenza”. Quanto oro nel mondo che viene
sprecato sotto forma di sofferenza!
Non è
dato a tutti di comprenderlo, ma le sofferenze sono doni preziosi che non vanno
sprecati.
Nella
parabola dei talenti, Gesù rimprovera il servo malvagio che non ha fatto
fruttare il talento consegnatogli e che invece l’ha sotterrato,
rimproverandolo: “Sapevi che sono un uomo severo,
che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho
seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio
ritorno l'avrei riscosso con gli interessi” (Lc 19, 22-23).
Questa
Banca, carissimo, è Maria. Consegniamo a Lei le nostre sofferenze perché ne ha
bisogno più di quello che possiamo immaginare, e Lei le farà fruttare, appunto
come la banca della parabola dei talenti:
“Mio
Figlio – ha detto in un messaggio la Vergine Maria – mi ha promesso che il male
non vincerà mai, perché qui ci siete voi, anime dei giusti: voi, che cercate di
dire le vostre preghiere col cuore; voi, che offrite i vostri dolori e
sofferenze a mio Figlio; voi, che comprendete che la vita è soltanto un battito
di ciglia; voi, che anelate al Regno dei Cieli. Tutto ciò vi rende miei
Apostoli e vi conduce al trionfo del mio Cuore” (Messaggio del 2 novembre
2014).
Anche
questo messaggio mi torna in mente spesso, durante le mie sofferenze, allo
stesso modo immagino che possa aiutarti:
“Cari figli, io sono sempre con voi, perché
mio Figlio vi ha affidato a me. E voi, figli miei, voi avete bisogno di me, mi
cercate, venite a me e fate gioire il mio Cuore materno. Io ho ed avrò sempre amore per voi, per voi che soffrite e che offrite
i vostri dolori e le vostre sofferenze a mio Figlio e a me. Il mio amore
cerca l’amore di tutti i miei figli ed i miei figli cercano il mio amore. Per
mezzo dell’amore, Gesù cerca la comunione tra il Cielo e la terra, tra il Padre
Celeste e voi, miei figli, la sua Chiesa. Perciò bisogna pregare molto, pregare
ed amare la Chiesa a cui appartenete. Ora la Chiesa soffre ed ha bisogno di
Apostoli che, amando la comunione, testimoniando e dando, mostrino le vie di
Dio. Ha bisogno di Apostoli che, vivendo l’Eucaristia col cuore, compiano opere
grandi. Ha bisogno di voi, miei Apostoli dell’amore. Figli miei, la Chiesa è
stata perseguitata e tradita fin dai suoi inizi, ma è cresciuta di giorno in
giorno. È indistruttibile, perché mio Figlio le ha dato un cuore: l’Eucaristia.
La luce della sua risurrezione ha brillato e brillerà su di lei. Perciò non
abbiate paura! Pregate per i vostri pastori, affinché abbiano la forza e
l’amore per essere dei ponti di salvezza. Vi ringrazio!” (Messaggio del 2
dicembre 2015).
Un
abbraccio e una benedizione, Franco diacono Sofia
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