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martedì 22 dicembre 2020

Lettera ad un amico, un vero Apostolo della Gospa, che soffre tanto

 

LA BANCA DELLA SOFFERENZA

Lettera ad un amico, un vero Apostolo della Gospa, che soffre tanto

 



Carissimo amico mio,

seguo da tempo il tuo caso con una stretta al cuore. In questo tempo che ci viene dato dalla Provvidenza, nulla deve essere sprecato. Come Apostolo della Regina della Pace hai parecchio materiale da consegnare alla Gospa.

Anche a me capita che le persone chiedano come stia, perché si vede che sto male; rispondo che ho tanto materiale per la Gospa.

Io mi servirò di voi”, ha detto Lei tempo fa (2 gennaio 2015 e 2 giugno 2015), e io mi accorgo quanto questo sia vero.  Da tempo penso a una “Banca della Sofferenza”. Quanto oro nel mondo che viene sprecato sotto forma di sofferenza!

Non è dato a tutti di comprenderlo, ma le sofferenze sono doni preziosi che non vanno sprecati.

Nella parabola dei talenti, Gesù rimprovera il servo malvagio che non ha fatto fruttare il talento consegnatogli e che invece l’ha sotterrato, rimproverandolo: “Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei riscosso con gli interessi” (Lc 19, 22-23).

Questa Banca, carissimo, è Maria. Consegniamo a Lei le nostre sofferenze perché ne ha bisogno più di quello che possiamo immaginare, e Lei le farà fruttare, appunto come la banca della parabola dei talenti:

“Mio Figlio – ha detto in un messaggio la Vergine Maria – mi ha promesso che il male non vincerà mai, perché qui ci siete voi, anime dei giusti: voi, che cercate di dire le vostre preghiere col cuore; voi, che offrite i vostri dolori e sofferenze a mio Figlio; voi, che comprendete che la vita è soltanto un battito di ciglia; voi, che anelate al Regno dei Cieli. Tutto ciò vi rende miei Apostoli e vi conduce al trionfo del mio Cuore” (Messaggio del 2 novembre 2014).

Anche questo messaggio mi torna in mente spesso, durante le mie sofferenze, allo stesso modo immagino che possa aiutarti:

 “Cari figli, io sono sempre con voi, perché mio Figlio vi ha affidato a me. E voi, figli miei, voi avete bisogno di me, mi cercate, venite a me e fate gioire il mio Cuore materno. Io ho ed avrò sempre amore per voi, per voi che soffrite e che offrite i vostri dolori e le vostre sofferenze a mio Figlio e a me. Il mio amore cerca l’amore di tutti i miei figli ed i miei figli cercano il mio amore. Per mezzo dell’amore, Gesù cerca la comunione tra il Cielo e la terra, tra il Padre Celeste e voi, miei figli, la sua Chiesa. Perciò bisogna pregare molto, pregare ed amare la Chiesa a cui appartenete. Ora la Chiesa soffre ed ha bisogno di Apostoli che, amando la comunione, testimoniando e dando, mostrino le vie di Dio. Ha bisogno di Apostoli che, vivendo l’Eucaristia col cuore, compiano opere grandi. Ha bisogno di voi, miei Apostoli dell’amore. Figli miei, la Chiesa è stata perseguitata e tradita fin dai suoi inizi, ma è cresciuta di giorno in giorno. È indistruttibile, perché mio Figlio le ha dato un cuore: l’Eucaristia. La luce della sua risurrezione ha brillato e brillerà su di lei. Perciò non abbiate paura! Pregate per i vostri pastori, affinché abbiano la forza e l’amore per essere dei ponti di salvezza. Vi ringrazio!” (Messaggio del 2 dicembre 2015).

Un abbraccio e una benedizione, Franco diacono Sofia

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