Medjugorje è un mondo a parte, un pre-ammonimento?
Ci sono stati due momenti
vissuti nel tempo da Medjugorje che forse costituiscono un segno per i
credenti, quasi un pre-ammonimento in vista di quelli contenuti nei segreti.
Il primo riguarda il tempo della guerra civile, il secondo il tempo che stiamo vivendo a causa del Covid-19. Il primo era legato a un evento locale; il secondo è legato a un evento a carattere mondiale.
Mi ha indotto a fare questa riflessione un passaggio della testimonianza di p. John Boughton.[1]
Lui racconta che dopo la sua conversione dal protestantesimo ha vissuto per qualche anno a Medjugorje durante la guerra civile Jugoslava:
“qui ero sotto la guida di fra
Svetozar e fra Slavko per quasi due anni. Dunque i miei primi due anni da
cattolico sono stati in questa parrocchia. Ed era meraviglioso perché ho potuto
letteralmente guardare giorno per giorno, a volte anche più volte al giorno, i
frutti del paradiso e dell'inferno allo stesso tempo.
Noi lasciavamo quella piccola e
tranquilla terra di Međugorje e partivamo per Mostar, poi andavamo su, fino a
Zenica e Tuzla e nei luoghi a, intorno e al di fuori di Sarajevo e affrontavamo
i frutti dell'inferno. Poi tornavamo e osservavamo i frutti del cielo. Poi
guardavo i frati come affrontavano tutte le sfide. Uno dei miei eroi, fra
Leonard Oreč, che riposi in pace, ricordo il giorno, in cui i musulmani e i
Croati hanno firmato una tregua.”
Ma anche oggi, in questo tempo di pandemia, chi va a Medjugorje può constatare che quasi nessuno usa mascherine, in chiesa si sta affollati uno accanto all’altro, il sacerdote dà la comunione sulla lingua. Insomma, anche ora fuori c’è l’inferno e a Medjugorje c’è il cielo.
Ma ci sono altre evidenze in comune tra questi due tempi che dovrebbero essere sottolineate. Tutti e due hanno portato a una situazione drammatica dal punto di vista economico.
Mi
chiedo se è possibile leggere questi due tempi alla luce di un messaggio che la
Gospa aveva dato nell’ormai lontano 1983, appena due anni dopo l’inizio delle
apparizioni:
“Qui a
Medjugorje molte famiglie avevano cominciato a convertirsi con entusiasmo, ma
poi sono tornate agli affanni per le cose materiali, dimenticando così l’unico
vero bene. Io non sono contraria a che i fedeli cerchino anche il benessere
materiale, però non devono tralasciare la preghiera.” (18 novembre 1983).
Più di una
persona, compresa la veggente Marija, hanno notato che il tempo del Covid ha
portato a un rinnovato fervore nei parrocchiani di Medjugorje, un ritorno alla
preghiera come nei primi tempi.
Ma è vero anche
quello che la Madonna dice nel messaggio del 1983, che a Medjugorje, in tutti
questi anni, molte famiglie “sono tornate agli affanni per le cose
materiali”.
Per tutti questi motivi a
me pare che la situazione che ha vissuto nel passato, all’interno di una
situazione locale, e che sta vivendo nel presente, all’interno di una
situazione mondiale, Medjugorje, costituisca un ammonimento e un segno.
Franco Sofia
[1] La testimonianza di p. John
Boughton è
stata pubblicata sul canale YouTube "Fruits of
Medjugorje" (I frutti di Medjugorje): https://www.youtube.com/watch?v=oZ7C3rziPno&ab_channel=FruitsofMedjugorje. Mentre quella
integrale la potete trovare in:
O
in forma più leggibile in: https://apostolidellareginadellapace.blogspot.com/2020/11/sono-venuto-medjugorje-come-protestante.html
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