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giovedì 11 marzo 2021

LA BENEDIZIONE DELLA PROMESSA (II PARTE)

 

LA BENEDIZIONE DELLA PROMESSA

I tre grandi messaggi sulla benedizione

 (II PARTE)

 



È evidente che se Maria ha portato la Benedizione della Promessa una prima volta, continuerà a portarla sempre.

La spiegazione migliore di questi messaggi la troviamo nell’Enciclica “Redemptoris Mater”. In essa san Giovanni Paolo II infatti ha riflettuto sul mistero della Benedizione della Promessa che Maria ha portato dentro di sé:

"E se dopo l'annuncio del celeste messaggero la Vergine di Nazareth è anche chiamata «la benedetta fra le donne» (Lc 1,42), ciò si spiega a causa di quella benedizione di cui «Dio Padre» ci ha colmati «nei cieli, in Cristo». È una benedizione spirituale, che si riferisce a tutti gli uomini e porta in sé la pienezza e l'universalità («ogni benedizione»), quale scaturisce dall'amore che, nello Spirito Santo, unisce al Padre il Figlio consostanziale.

Nello stesso tempo, è una benedizione riversata per opera di Gesù Cristo nella storia umana sino alla fine: su tutti gli uomini. A Maria, però, questa benedizione si riferisce in misura speciale ed eccezionale: è stata, infatti, salutata da Elisabetta come «la benedetta fra le donne». La ragione del duplice saluto, dunque, è che nell'anima di questa «figlia di Sion» si è manifestata, in un certo senso, tutta la «gloria della grazia», quella che «il Padre... ci ha dato nel suo Figlio diletto».

Il messaggero saluta, infatti, Maria come «piena di grazia»: la chiama così, come se fosse questo il suo vero nome. Non chiama la sua interlocutrice col nome che le è proprio all'anagrafe terrena: Miryam (= Maria), ma con questo nome nuovo: «piena di grazia». […]  Che cosa significa questo nome? Perché l'arcangelo chiama così la Vergine di Nazareth? Nel linguaggio della Bibbia «grazia» significa un dono speciale, che secondo il Nuovo Testamento ha la sua sorgente nella vita trinitaria di Dio stesso, di Dio che è amore (1 Gv 4,8). Frutto di questo amore è l'elezione – quella di cui parla la Lettera agli Efesini.

Da parte di Dio questa elezione è l'eterna volontà di salvare l'uomo mediante la partecipazione alla sua stessa vita (2 Pt 1,4) in Cristo: è la salvezza nella partecipazione alla vita soprannaturale. L'effetto di questo dono eterno, di questa grazia dell'elezione dell'uomo da parte di Dio è come un germe di santità, o come una sorgente che zampilla nell'anima come dono di Dio stesso, che mediante la grazia vivifica e santifica gli eletti.

In questo modo si compie, cioè diventa realtà, quella benedizione dell'uomo «con ogni benedizione spirituale», quell'«essere suoi figli adottivi... in Cristo», ossia in colui che è eternamente il «Figlio diletto» del Padre. Quando leggiamo che il messaggero dice a Maria «piena di grazia», il contesto evangelico, in cui confluiscono rivelazioni e promesse antiche, ci lascia capire che qui si tratta di una benedizione singolare tra tutte le «benedizioni spirituali in Cristo».

Nel mistero di Cristo ella è presente già «prima della creazione del mondo», come colei che il Padre «ha scelto» come Madre del suo Figlio nell'incarnazione – ed insieme al Padre l'ha scelta il Figlio, affidandola eternamente allo Spirito di santità. Maria è in modo del tutto speciale ed eccezionale unita a Cristo, e parimenti è amata in questo Figlio diletto eternamente, in questo Figlio consostanziale al Padre, nel quale si concentra tutta «la gloria della grazia». Nello stesso tempo, ella è e rimane aperta perfettamente verso questo «dono dall'alto» (Gc 1,17). Come insegna il Concilio, Maria «primeggia tra gli umili e i poveri del Signore, i quali con fiducia attendono e ricevono da lui la salvezza»[1].

 

Tuttavia questa locuzione include altri significati. Perché infatti parlare di promessa a questo punto delle apparizioni?  L’anno precedente la Madonna aveva utilizzato un’altra circonlocuzione misteriosa:

“Io desidero guidarvi verso la libertà delle promesse di mio Figlio, perché desidero che qui si compia completamente la volontà di Dio.” (2 luglio 2013).

Quali promesse ha fatto “mio Figlio”, che noi possiamo rintracciare nei messaggi?

Si tratta di promesse non relegabili a un futuro molto lontano, perché riguardano Medjugorje (“qui si compia completamente la Volontà di Dio[2]).

Proprio all’inizio delle apparizioni ai sacerdoti che si sarebbero succeduti nella parrocchia di Medjugorje, chiese tra l’altro che siano pazienti e aspettino la realizzazione delle promesse di Dio.” (19 dicembre 1981). Anche in questo caso non può non trattarsi di promesse che la Madonna ha fatto a Medjugorje e che dovranno realizzarsi attraverso i segreti. Il grande segno ad esempio, e soprattutto ciò che riguarda il trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

E infatti nel messaggio del 2 novembre 2014 affermò:

Mio Figlio mi ha promesso che il male non vincerà mai, perché qui ci siete voi, anime dei giusti: voi, che cercate di dire le vostre preghiere col cuore; voi, che offrite i vostri dolori e sofferenze a mio Figlio; voi, che comprendete che la vita è soltanto un battito di ciglia; voi, che anelate al Regno dei Cieli. Tutto ciò vi rende miei Apostoli e vi conduce al trionfo del mio Cuore.

Quattro anni prima aveva ricordato di aver fatto un’altra promessa:

Non potete andare avanti senza mio Figlio. Quando comprenderete e accetterete questo, si realizzerà ciò che vi è stato promesso. Per mezzo dello Spirito Santo nascerà nei vostri cuori il Regno dei Cieli. Io vi conduco a questo. (2 dicembre 2010).

Tra le oltre 380 promesse che la Madonna ha fatto ai suoi Apostoli ne emergono alcune fortemente legata alla realizzazione dei segreti, e in particolare alla loro conclusione che coincide col Trionfo del Cuore immacolato di Maria e con i risvolti ad esso connessi. Ne estrapoliamo alcune tra le più significative:

Desidero che insieme, per mezzo dell'amore, i nostri cuori trionfino. Desidero che attraverso questo trionfo vediate la vera Verità, la vera Via, la vera Vita. Desidero che possiate vedere mio Figlio.” (18 marzo 2007). 

“Io, attraverso di voi, trionferò.” (2 giugno 2007). 

“L’amore vi darà l’unione in mio Figlio e il trionfo del mio Cuore.” (2 settembre 2008).

Nuovamente vi invito: solo con i miei pastori il mio cuore trionferà. Non permettete al male che vi separi dai vostri pastori.” (2 settembre 2013).

 “L’amore unito dei miei Apostoli vivrà, vincerà e svelerà il Male.” (2 novembre 2016).   

"I peccati si moltiplicano, sono troppo numerosi. Ma con l’aiuto di voi — che siete umili, modesti, ricolmi d’amore, nascosti e santi — il mio Cuore trionferà.” (2 luglio 2017).

 

Sono promesse di Maria, ma sono anche promesse di Dio il quale “desidera convertire il mondo intero e chiamarlo alla salvezza e al cammino verso di Lui che è il principio e la fine di ogni essere” (25 giugno 2007).

 

Franco Sofia

 

(Per approfondire: Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina della Pace. Ultima chiamata, ed. Pime, 2020)

 

 

 

 

I TRE GRANDI MESSAGGI SULLA BENEDIZIONE DELLA PROMESSA

 

“Cari figli, con materno amore desidero insegnarvi la sincerità, perché desidero che, nel vostro operare come miei Apostoli, siate corretti, risoluti, ma soprattutto sinceri. Desidero che con la grazia di Dio siate aperti alla Benedizione. Desidero che, col digiuno e la preghiera, otteniate dal Padre Celeste la conoscenza di ciò che è naturale, santo-Divino. Colmi di conoscenza, sotto la protezione di mio Figlio e la mia, sarete miei Apostoli che sapranno diffondere la Parola di Dio a tutti coloro che non la conoscono, e saprete superare gli ostacoli che si troveranno sulla vostra strada. Figli miei, con la Benedizione, la grazia di Dio scenderà su di voi e voi sarete in grado di conservarla col digiuno, la preghiera, la purificazione e la riconciliazione. Avrete l’efficacia che vi chiedo.

Pregate per i vostri pastori, affinché un raggio della grazia di Dio illumini le loro vie. Vi ringrazio. (2 febbraio 2014).

 

"Cari figli vengo a voi come Madre e desidero che in me, come Madre, troviate dimora, conforto e riposo. Perciò, figli miei, Apostoli del mio amore, pregate! Pregate con umile devozione, obbedienza e totale fiducia nel Padre Celeste. Abbiate fiducia, come anch’io ho avuto fiducia quando mi è stato detto che avrei portato la Benedizione della Promessa. Che dal vostro cuore giunga sempre sulle vostre labbra un “Sia fatta la tua volontà”. Perciò, abbiate fiducia e pregate, perché io possa intercedere per voi presso il Signore, affinché vi dia la Benedizione Celeste e vi riempia di Spirito Santo. Allora potrete aiutare tutti coloro che non conoscono il Signore. Voi, Apostoli del mio amore, li aiuterete a chiamarlo “Padre” con piena fiducia.

Pregate per i vostri pastori e confidate nelle loro mani benedette. Vi ringrazio.” (2 marzo 2014)

 

“Cari figli! Come madre desidero esservi d’aiuto. Col mio amore materno desidero aiutarvi ad aprire il vostro cuore perché in esso mettiate il mio Figlio al primo posto. Desidero che, attraverso il vostro amore per mio Figlio ed attraverso la vostra preghiera, vi illumini la luce di Dio e vi riempia la misericordia di Dio. Desidero che in questo modo si allontani la tenebra e l’ombra di morte che vuole circondarvi e sedurvi. Desidero che sentiate la gioia della Benedizione della Promessa di Dio. Voi, figli dell’uomo, voi siete i figli di Dio, voi siete i miei figli. Perciò, figli miei, camminate per le vie sulle quali il mio amore vi guida, vi insegna l’umiltà, la sapienza e trova la via verso il Padre Celeste. Pregate con me per coloro che non mi accettano e non mi seguono, per coloro che, a causa della durezza del loro cuore, non possono sentire la gioia dell’umiltà, della devozione, della pace e dell’amore – la gioia di mio Figlio.

Pregate perché i vostri pastori con le loro mani benedette vi diano sempre la gioia della benedizione di Dio. Vi ringrazio.” (18 marzo 2014)

 



[1] Redemptoris Mater, 8

[2]Sono Dio, nulla è uguale a me. / Io dal principio annuncio la fine / e, molto prima, quanto non è stato ancora compiuto; / sono colui che dice: «Il mio progetto resta valido, / io compirò ogni mia volontà!»”. (Isaia 46, 9-10)

 

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