La carezza di Maria ai pastori della Chiesa
(IV PARTE a)
Festival dei Giovani 2009 - Alcuni giovani chiedono la benedizione a un sacerdote |
Il mistero della benedizione nei messaggi di Medjugorje
Mentre nella
Chiesa ha preso il sopravvento il Modernismo, che tra le altre cose tende a
sminuire l’importanza della benedizione, lasciandone solo il valore legato alla
terminologia (benedire è solo “dire bene”) – la benedizione lascerebbe perciò
le persone e gli oggetti tali e quali, e diventa così inutile benedire gli
oggetti, anzi a volte viene considerata una sorta di superstizione – al
contrario la Madonna a Medjugorje, fin
dall’inizio delle apparizioni, ha sottolineato il valore della benedizione secondo
il modo in cui l’ha intesa la Tradizione. Ciò che è benedetto, non è più tale e
quale. Un oggetto benedetto, rimane benedetto, anche se passa il tempo.
C’è un solo caso
in cui la Madonna si aggancia ad alcuni modi di concepire la benedizione presenti
anche nella Bibbia e nella Tradizione teologica della Chiesa:
“Cari figli! Vi invito a benedire il nome del Signore con fiducia totale e gioia e a ringraziarLo col cuore di giorno in giorno per il grande Amore.” (18 marzo 2013)[1].
Fin dai primi tempi a Medjugorje ha avuto inizio la consuetudine di benedire gli oggetti dopo ogni celebrazione eucaristica. In un messaggio in particolare troviamo conferma che il Cielo condivide questi sacramentali:
“Proteggetevi dunque con il digiuno e la preghiera, soprattutto
con la preghiera comunitaria. Portate addosso oggetti benedetti e poneteli
anche nelle vostre case. E riprendete l'uso dell'acqua benedetta!” (Messaggio a Mirjana del 14
aprile 1982).
“io vi benedico con la benedizione materna nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.” (2 marzo 2011)[3].
“Cari figli! Vi invito a dare la mia benedizione materna a tutti i bambini che incontrerete. Portate con amore la mia benedizione.” (2 marzo 2004).
Un’altra volta la Madonna spiegò che occorre rimuovere gli ostacoli che sono dentro di noi per poter ricevere la benedizione di Gesù e con essa la pace:
“Cari figli, io come Madre vengo a voi e vi mostro quanto vi ama Dio, vostro Padre. Voi, figli miei, dove siete? cosa è al primo posto nel vostro cuore? Cosa vi ostacola nel mettere mio Figlio al primo posto? Permettete, figli miei, che la benedizione di Dio scenda su di voi. Che la pace di Dio vi penetri. La pace che dà mio Figlio, solo Lui.” (2 settembre 2005).
“Con la vostra preghiera ed il vostro digiuno, mio Figlio con la sua Croce scaccerà la Tenebra che desidera circondarvi e impadronirsi di voi. Egli vi darà la Forza per una nuova vita. Vivendola secondo mio Figlio, sarete benedizione e speranza per tutti quei peccatori che vagano nella tenebra del peccato.” (2 marzo 2013).
“Cari figli! Già da lungo tempo vi do il mio Cuore materno e vi porgo mio Figlio. Voi mi rifiutate. Permettete che il peccato vi avvolga sempre di più. Permettete che vi conquisti e vi tolga la capacità di discernimento. Poveri figli miei, guardatevi intorno e osservate i segni del tempo. Pensate di poter vivere senza la benedizione di Dio? Non permettete che la tenebra vi avvolga. Anelate dal profondo del cuore a mio Figlio. Il Suo Nome dissipa la tenebra più fitta. Io sarò con voi, voi solo chiamatemi: «Eccoci Madre, guidaci!». Vi ringrazio!” (2 maggio 2009).
“Prendo oggi a testimoni contro di
voi il cielo e la terra: io ti ho posto
davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque
la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore, tuo Dio,
obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la
tua longevità, per poter così abitare nel paese che il Signore ha giurato di
dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe.” (Dt 30, 19-20).
Occorre
presentarsi davanti al Signore per il giudizio con la sua benedizione; senza di
essa si rimane maledetti: “Venite, benedetti del Padre mio,
ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo”
(Mt 25, 34). Qui la benedizione consiste in un legame di tutta la vita al
Signore, così come nel passo del Deuteronomio citato sopra: “amando il Signore,
tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui” (Dt 30, 20). La
benedizione non viene imposta, ma fa parte di una scelta personale.
Pietro da buon ebreo nella sua prima lettera
ricorda che esiste una benedizione che viene data in eredità a coloro che al
male rispondono benedicendo, benedizione che così coincide con la vita eterna:
“Siate tutti concordi, partecipi delle
gioie e dei dolori degli altri, animati da affetto fraterno, misericordiosi,
umili; non rendete male per male, né ingiuria per ingiuria, ma, al contrario,
rispondete benedicendo; poiché a questo siete stati chiamati per avere in eredità la benedizione.”
(1 Pt 3, 8-9)
Franco Sofia
(Per
approfondire: Franco Sofia, Medjugorje. Apostoli della Regina della
Pace. Ultima chiamata, ed. MIMEP, 2020)
Prima parte di questa riflessione:
https://apostolidellareginadellapace.blogspot.com/2021/03/la-carezza-di-maria-ai-pastori-della.html
Seconda parte di questa riflessione:
Terza parte di questa riflessione:
[1]
“Dio sia benedetto, Benedetto il suo Santo Nome, ecc.”
[2] Ecco un altro messaggio
dallo stesso tono: “Cari figli, oggi vi
invito a collocare nelle vostre case numerosi oggetti sacri, e ogni persona
porti addosso qualche oggetto benedetto. Benedite tutti gli oggetti; così
Satana vi tenterà di meno, perché avrete la necessaria armatura contro Satana.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!” (18 luglio 1985). Un invito a
prendere in considerazione i sacramentali si trova in un altro messaggio del
1982: “Per la guarigione dei malati è
necessaria una fede salda, una preghiera perseverante accompagnata dall'offerta
di digiuni e sacrifici. Non posso aiutare coloro che non pregano e non fanno
sacrifici. Anche quelli che sono in buona salute devono pregare e digiunare per
i malati. Quanto più credete fermamente e digiunate per la stessa intenzione di
guarigione, tanto più saranno grandi la grazia e la misericordia di Dio. È bene
pregare imponendo le mani sui malati ed è bene anche ungerli con olio
benedetto. Non tutti i sacerdoti hanno il dono di guarire: per risvegliare
questo dono il sacerdote deve pregare con perseveranza, digiunare e credere
fermamente.” (8 agosto 1982).
[3] Quel giorno concluse così
il messaggio: “A voi e in modo
particolare a loro [cioè a coloro che Gesù ha scelto, e quindi i pastori della
Chiesa], dò la mia benedizione materna”.
[4] Anche il commento di
Mirjana fatto alla fine dell’apparizione, deve fare riflettere: “La Madonna era molto triste. Ha dato solo il
messaggio e ci ha benedetti”.
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