Una storia avvincente e commovente
(Foto di Rudolf Baier: profughi ucraini a Medjugorje nel Castello di Nancy e Patrick – in primo piano Nancy)
UNA DONNA UCRAINA E IL MARITO CHE LA TRADIVA, MEDJUGORJE, GESÙ
MISERICORDIOSO …
Ivona, 49 anni, fioraia, vedova
con due figli grandi. È venuta a
Medjugorje per la terza volta in
novembre 2013, e il suo estremo fervore ci ha sconvolti.
Tutti i giorni, malgrado il freddo, il vento,
la pioggia ed il fango, è salita e scesa a piedi nudi dal Krizevać. Abita un bilocale in Ucraina dove si è sposata nel 1984.
Igor, suo marito, si è rapidamente rivelato malvagio, beve, la maltratta e spesso la batte. Alla fine, Ivona ha capito che lui ha una amante,
una donna sposata e madre di tre bambini.
Pur essendo cattolico Igor
parla male dei preti e si rifiuta di andare in Chiesa, solo per le feste. Ma Ivona ama sinceramente suo marito e prega molto per lui.
Un giorno cade gravemente malato e non può più lavorare. Ha bisogno di continue cure. L’amante lo abbandona. Ivona, rendendosi conto che sta per
morire, si preoccupa della sua vita eterna. Per amore di lui, non si contenta
solo di pregare, ma offre
dei digiuni a Dio.
In agosto 2009, viene a
Medjugorje per ottenere la sua riconciliazione con Dio. Durante un’estate torrida, sale ogni giorno a piedi nudi al Krizevać sulle pietre bollenti. Supplica Dio: “Che non muoia senza
confessarsi!”.
Mentre Igor strepita contro i
figli, lei prega per l’unità della sua famiglia. “Anche se Igor dovesse detestarmi, dice al Signore, dammi la forza di sopportarlo!”. Effettivamente malgrado tutte le sue attenzioni giorno e notte,
Igor la insulta. Tuttavia, Ivona sente la pace nel suo cuore per la preghiera
che la mantiene unita a Dio.
Un giorno, Igor viene ricoverato in ospedale, e Ivona non lo abbandona
mai, passa delle ore al suo capezzale. Per tre volte Igor scaccia il Cappellano che gli propone di confessarsi. Ivona tace e non cede allo
scoraggiamento. Prega con tutto il cuore vicino a suo marito, certa che Dio la
ascolta.
Rosari e Coroncine della
misericordia si alternano alle cure mediche.
Il 6 gennaio 2010, al mattino della sua morte, oh miracolo! Igor
carezza i capelli della moglie, dicendo: “Anche quando sono cattivo con
te, tu continui ad amarmi e ti occupi di me!”
Le sue gambe sono diventate
nere, ma è ancora cosciente. Ivona deve uscire dall’ospedale per la Prima
Comunione della figlia proprio quel giorno lì. Quando vi ritorna, incrocia il
Cappellano e gli propone di fare un nuovo tentativo presso Igor per la
confessione. È una questione di ore,
prima della sua morte! Ma – secondo miracolo – il prete risponde che proviene dalla camera
di Igor e che lui ha
fatto una buona confessione, dopo 20 anni senza sacramenti. Lei viene a sapere questo proprio nel corridoio
dell’ospedale!
Quando rientra nella camera, mette nelle mani di Igor una immagine di Gesù Misericordioso e, con sua grande sorpresa, lui la prende, la solleva e la
contempla con serenità. Poi dice a sua moglie: “Come andrò lassù?”.
Gli risponde: “Te ne vai verso la tua casa,
non avere paura! Gesù illumina il cammino per andare verso di Lui e tu hai i Re
Magi come scorta!”. Vedendo che soffre, gli
dice: “Ricordati che Gesù stesso ha
sofferto prima di andare verso suo Padre”.
Lei gli domanda perdono per tutte le volte che
lo ha fatto soffrire e gli dice che da parte sua gli ha perdonato TUTTO.
Già Igor non parla più, ma
versa delle lacrime in segno di risposta. Lo ringrazia per gli anni trascorsi
insieme poi, con un grande sorriso, gli dice: “Adesso, puoi partire tranquillo per la casa del Signore!”.
A queste parole gli occhi di
Igor divennero fissi e morì.
Ivona ha perseverato nella preghiera e nel
digiuno e tutto quello che ha chiesto a Dio si è realizzato! Igor si è confessato in extremis, sei ore prima della morte,
proprio prima di perdere l’uso della parola.
Durante la quaresima dopo la morte di Igor,
Ivona ha digiunato a pane e acqua per 40 giorni, come ringraziamento per la conversione di suo marito.
Ivona non ‘sciopera’ dopo la morte di Igor.
Suo figlio Boris è molto malato. Torna a
Medjugorje per lui, con l’intenzione di commuovere il cuore di Dio per la sua guarigione e soprattutto per la sua conversione,
avendo egli abbandonato la Chiesa e essendosi messosi assieme ad un persona di
malaffare. Allora Ivona fa un patto con Dio: “Tu Signore, occupati di Boris, ed io mi occuperò dei tuoi figli, i
sacerdoti!”.
Lo scorso 25 novembre [2014], dopo essersi arrampicata a piedi nudi dal Krizevać e sul Podbrdo,
ha trascorso tutta la notte nella chiesa davanti al Santissimo esposto. Pregava
per i preti!
La Gospa ci ha detto: “Pregate incessantemente per il dono dell’amore” e “voi dovete avere un cuore puro
e umile”. Ivona fa parte di quei
‘violenti’ che hanno scelto, costi quel che costi, di impadronirsi del regno di
Dio. Non resterà delusa!
suor Emmanuel
da “Les enfants de Medjugorje”, Gennaio 2014,
Titolo originale “Un cuore puro e umile?”
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