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venerdì 1 aprile 2022

L’ETERNITÀ VI ASPETTA - LA VITA ETERNA E LA PERDIZIONE ... (VIII PARTE)

 







LA VITA ETERNA E LA PERDIZIONE NEI MESSAGGI DI MEDJUGORJE (VIII PARTE)

 

Scrive Sant’Agostino: 

Non vuoi lasciare il mondo, ma il mondo lascia te, anche se vuoi seguirlo ... La fatica passa, viene il riposo. Passano le false letizie, viene il bene che l'anima fedele ha desiderato, il bene verso il quale sospira con ardore ogni pellegrino in questo mondo. Viene la patria beata, la patria celeste, la patria popolata dagli angeli, la patria dove nessun cittadino muore, dove non può entrare alcun nemico, la patria dove per l'eternità Dio ti sarà amico e dove non temerai alcun avversario”. (Sant’Agostino, Sermone 38,11).

Viene “il bene verso il quale sospira con ardore ogni pellegrino in questo mondo”, dice Sant’Agostino. Bramate questo Bene, consiglia la Madonna ai suoi Apostoli e a tutti i suoi cari figli:

“[…] Cari figli, riempitevi di grazia, pentitevi sinceramente per i peccati e bramate il Bene. Bramate anche a nome di coloro che non hanno conosciuto la perfezione del Bene”. (2 maggio 2010).

 A questo sospirare con grande passione verso la Patria celeste, naturale nel cuore dei santi, vuole condurci la nostra Madre.

Perché l’aspirazione ardente del Paradiso non aliena dal mondo, ma riconduce le cose del mondo al posto che loro compete. Su questo ridimensionamento delle cose del mondo ha insistito più volte la Madonna:

Non date importanza alle piccole cose (di quaggiù) Tendete al cielo! (25 luglio 1987).

“Non preoccupatevi, figlioli, per le cose terrene, ma anelate al Cielo”. (25 settembre 2021). 

Anelate, bramate, cioè desiderate ardentemente, sono i termini utilizzati da Lei per farci capire come dobbiamo aspirare alla vera vita, quella eterna:

Mio Figlio mi ha promesso che il male non vincerà mai, perché qui ci siete voi, anime dei giusti: voi, che cercate di dire le vostre preghiere col cuore; voi, che offrite i vostri dolori e sofferenze a mio Figlio; voi, che comprendete che la vita è soltanto un battito di ciglia; voi, che anelate al Regno dei Cieli. Tutto ciò vi rende miei Apostoli e vi conduce al trionfo del mio Cuore. Perciò, figli miei, purificate i vostri cuori ed adorate mio Figlio”. (2 novembre 2014).

Il cristiano, e a maggior ragione ogni buon Apostolo della Regina del Cielo e della Terra, dovrebbe far proprio il grido di un grande santo, Filippo Neri: “Paradiso, Paradiso, preferisco il Paradiso!”, un santo che nessuno può accusare di alienazione, considerando come ha salvato dal degrado così tanti giovani.

Passa la gloria del mondo e non rimane che cenere.

A che serve, ci dice Gesù, aver incamerato tanti beni su questa terra; “quale vantaggio c'è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita? Che cosa potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita?” (Mc 8, 36-37). E  ricorda che a quel ricco che non pensava ad altro che ad accumulare beni sulla terra “Dio gli disse: «Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?». Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio". (Lc 12, 20-21).[1]

Da qui il rimprovero della Gospa:

“Figli miei, di nuovo vi prego maternamente di fermarvi un momento e di riflettere su voi stessi e sulla transitorietà di questa vostra vita terrena. Poi riflettete sull’eternità e sulla beatitudine eterna. Voi cosa desiderate, per quale strada volete andare? L’amore del Padre mi manda affinché sia per voi Mediatrice, affinché con materno amore vi mostri la via che conduce alla purezza dell’anima, di un’anima non appesantita dal peccato, di un’anima che conoscerà l’eternità. Prego che la luce dell’amore di mio Figlio vi illumini, che vinciate le debolezze e usciate dalla miseria. Voi siete miei figli e io vi voglio tutti sulla via della salvezza. Perciò, figli miei, radunatevi intorno a me, affinché possa farvi conoscere l’Amore di mio Figlio ed aprire così la porta della beatitudine eterna.” (2 luglio 2012).  

            Per questi motivi la nostra Mamma in tutti i suoi messaggi non si stanca mai di indicarci la vera meta del nostro cammino:

“Dio mi manda per aiutarvi e condurvi verso il Paradiso che è la vostra meta.” (25 settembre 1994).

''Cari figli! Pregate, testimoniate e gioite con me perché l'Altissimo mi manda ancora per guidarvi sulla via della santità. Siate coscienti, figlioli, che la vostra vita è breve e l'eternità vi aspetta affinché con tutti i santi glorifichiate Dio con il vostro essere. Non preoccupatevi, figlioli, per le cose terrene ma anelate al Cielo. Il Cielo sarà la vostra meta e la gioia regnerà nel vostro cuore. Sono con voi e vi benedico tutti con la mia benedizione materna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.'' (25 settembre 2021).

“Cari figli! Quando nella natura guardate la ricchezza dei colori che l’Altissimo vi dona, aprite il cuore e, con gratitudine pregate per tutto il bene che avete,  dite: sono creato per l’eternità e bramate le cose celesti perché Dio vi ama con immenso amore.” (25 settembre 2012). 

“il vostro sguardo e il vostro cuore siano sempre rivolti verso il cielo e verso l’eternità. Così sarete aperti a Dio ed ai Suoi piani.” (25 dicembre 2016). 

“Figlioli, tutti voi siete chiamati a pregare con tutto il cuore perché si realizzi il piano della salvezza per voi e tramite voi. Siate coscienti figlioli, che la vita è breve e vi aspetta la vita eterna secondo i vostri meriti.” (25 maggio 2019).

 

 (continua)

 

Franco Sofia


PRIMA PARTE: SOPRATTUTTO LA SALVEZZA ETERNA

SECONDA PARTE: A CHI TOCCA LA RESPONSABILITÀ DELLA SALVEZZAETERNA DELLE ANIME

TERZA PARTE: LA RESPONSABILITÀ DEGLI APOSTOL IDELLA REGINADELLA PACE

QUARTA PARTE: PARADISO, INFERNO E PURGATORIO

QUINTA PARTE: RISCHIO ESTREMO PER COLORO CHE NON...

SESTA PARTE: IN PARADISO SI ARDE SENZA BRUCIARSI, ALL’INFERNO SI ARDE BRUCIANDOSI

 



[1] “Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.” (Mt 6,19-21).



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