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venerdì 8 aprile 2022

Ecco perché la Madonna ha fatto vedere ai veggenti di Medjugorje il Paradiso, l’Inferno e il Purgatori

 



LA VITA ETERNA E LA PERDIZIONE NEI MESSAGGI DI MEDJUGORJE (IX PARTE)


 

            È un po' strano che né gli scrittori né i predicatori mettano sufficien­temente in risalto la parte più importante e, direi anche, la più evidente del messaggio di Medjugorje. In esso la Madonna parla con molta chiarezza ed efficacia dei «novissimi», ossia delle ultime vicende della vita umana.

            In realtà, qualunque cosa si dica o si scriva su questo argomento, è diretto a ricordare queste verità. Ma le parole del messaggio della Madonna sono molto più chiare e toccano i destini eterni dell'uomo con molta più frequenza di quanto facciamo noi con le nostre prediche.

            Anzi, la prima parola che la Madonna ha detto ai veggenti aveva un palese carattere escatologico. Allo stesso modo è stata di carattere escatologico la prima parola che i veggenti hanno rivolto alla Madonna e alla quale lei ha risposto subito e volentieri.

            Infatti, si è trattato della domanda pronunciata dalla giovane Ivanka, sulla sorte di sua madre, deceduta alcune settimane prima. E la Madonna ha risposto subito; le ha detto che sua mamma sta bene e che è felice insieme a lei, in paradiso.

            Poteva forse la Madonna dire agli uomini qualcosa di più consolante e di più incoraggiante, di ciò che ha detto in quel momento? Ha ricordato loro lo scopo fondamentale che domina tutta l'economia della salvezza, che cioè suo Figlio, umiliato e coperto di sputi, appeso al legno infamante della Croce, è risorto vittoriosamente il terzo giorno; così ci ha dimostrato che il nostro ultimo destino non è la morte, anzi, proprio da questa inizia la vera vita. Se non ci fosse stata la risurrezione di Cristo, la nostra fede sarebbe vana, come afferma S. Paolo, ispirato dall'alto (1 Cor 15, 15-19).

            Questa verità è stata apertamente confermata dalla Madonna nella risposta data a Ivanka sulla sorte di sua madre. Eppure, questo è stato solo l'inizio delle rivelazioni della Madonna riguardo a questa consolan­te verità, che illumina e dà significato a tutta la nostra esistenza, dalla nascita alla morte.

            Perciò non mi sembra un caso se già il giorno dopo, ossia nel terzo giorno delle apparizioni, la stessa Ivanka è stata ispirata a farsi coraggio e a chiedere di nuovo alla Madonna quale era stata la sorte di sua madre, e se essa le inviava qualche raccomandazione. Con semplicità e volentieri la Madonna ha risposto: che la mamma le raccomandava di aver cura della nonna, data la sua età avanzata. Quanta semplicità di fede, sia da parte della Madonna che da parte di Ivanka!

            Come si è visto, questo messaggio riappare in continuazione. Ivanka, infatti, dopo una trentina di giorni, pur sapendo già dove stava sua madre, chiede ancora qualcosa alla Madonna, credo proprio dietro ispirazione: se cioè sua madre avesse bisogno di qualcosa, per esempio di messe o preghiere.

            E la Madonna, sottolineando una verità che talvolta dimentichiamo, ha risposto alla ragazza che sua mamma stava bene e non aveva bisogno di nulla.

            In un'altra occasione ancora la Madonna ha spiegato a Ivanka che era piuttosto lei che poteva pregare sua mamma, perché le ottenesse coraggio e la proteggesse nel cammino verso di lei e verso la vita senza fine. [Questo particolare non è narrato nelle pagine precedenti, ma l'Autore, in questa conclusione, fa uso anche di fatti che conosce e che non ha riportato sopra. N.d.R.].

           

            E poi, per rafforzare la fede della ragazza, e anche la nostra, nella vita ultraterrena, durante le apparizioni per ben tre volte le fece vedere la mamma accanto a sé; per convincere bene la ragazza che si trattava proprio di sua madre. e non di un fantasma, una volta permise perfino alla madre di baciare la figlia.

            Un'altra volta ancora permise a tutti i veggenti di vedere e riconoscere la defunta, per confermare anche in loro la fede nelle verità soprannaturali che ci attendono.

            Certamente non conosciamo ancora tutto quello che la Madonna ha spiegato riguardo alle verità eterne; molte cose sono ancora nascoste a noi dal velo dei segreti; penso in particolare al lungo racconto che la Madonna ha fatto della sua vita, e che a noi non è ancora concesso di conoscere.

 

            L'uomo è così fatto, che non gli è facile conformare la sua vita presente e le realtà che lo circondano con le verità future. Accecato dall'attrattiva dei beni terreni, l'uomo si attacca ad essi a tal punto che spesso, con facilità e, oserei dire, anche stupidamente, perde di vista le realtà che lo attendono nella vita futura.

            È così che egli si trova molto spesso tra la speranza e la disperazione; da questa cerca di uscire, ma purtroppo non di rado prende una strada sbagliata, che non lo tiene lontano neppure dalla disperazione. Per questo la Madonna, per desiderio e con l'aiuto di suo Figlio, non cessa di ammonirci come una buona madre. Anzi, va oltre, mostrando chiaramente ai veggenti - e attraverso loro a tutti noi - il paradiso e l'inferno. A tale scopo si serve di immagini che l'occhio umano, e quindi lo spirito umano, è capace di vedere ora. È altrettanto chiara la spiegazione che dà la Madonna per indicare a chi toccherà una sorte e a chi un'altra.

 

            Così la Madonna istruisce con chiarezza i suoi “bambini” perché approfondiscano la loro fede. Infatti, per tre giorni, prima della Pasqua del 1982, ha parlato dell'ultima Cena, della Passione e della Risurrezione di Gesù; soprattutto ha insistito sulle ultime verità, ossia su che cosa attende ogni uomo al termine del suo cammino verso Dio, e come ultimo evento dell'esistenza. Allo stesso modo, a più riprese ha incoraggiato i suoi «bambini», mostrando loro suo Figlio coperto di sputi e insanguina­to; ma neppure ha omesso il messaggio consolante che tutti quelli che crederanno in Gesù e gli saranno fedeli sino alla fine, otterranno la gioia e il trionfo nella vita eterna.

 

            Come è già stato detto, da queste visioni la Madonna non ha escluso nessuno dei sei veggenti. Ma a Mirjana ha dato particolari istruzioni ancora su questo argomento; le ha rivelato alcune cose che né alla ragazza né a noi erano sufficientemente note o chiare. Così la Madonna le ha spiegato quello che a noi sembra un contrasto difficile da sanare: vale a dire il contrasto tra la misericordia divina e l'eternità dell'inferno. Le ha spiegato come l'eternità dell'inferno si basi sull'odio che i dannati hanno verso Dio, per cui non desiderano neppure lasciare l'inferno. Le ha detto cose interessanti anche sul purgatorio. La Madonna glielo ha mostrato quasi suddiviso per gradi: coloro che stanno più in basso, non pregano neppure per la propria liberazione; altri invece pregano e desiderano preghiere per essere liberati al più presto da quello stato.

 

            Un'altra verità molto bella ci è stata confermata al riguardo. A una precisa domanda di una delle veggenti, la Madonna ha risposto che, a favore di noi che siamo sulla terra, possono pregare non solo le anime del paradiso, ma anche quelle del purgatorio: sia le une che le altre possono intercedere per noi, perché con più facilità e sicurezza raggiungiamo la beatitudine eterna, dove saranno appagate le nostre più profonde aspi­razioni. Che splendida conferma della verità della «Comunione dei Santi», per noi che la professiamo nel Credo!

 

            Queste stesse verità sono state spiegate dalla Madonna con altrettanta chiarezza e «al vivo», a Vicka e a Jakisa [Jakov], quando improvvisamente li ha sottratti alla terra e li ha portati con sé, per mostrare loro il paradiso, il purgatorio e l'inferno. È  particolarmente interessante la descrizione del purgatorio, che spesso noi in pratica perdiamo di vista. Si tratta di un buio orribile, anche guardandolo con i semplici occhi umani. Come si sentiranno coloro che aspettano, chissà da quanto tempo, di essere salvati da quel buio terribile!

 

            In questa maniera, nelle sue rivelazioni a Medjugorje, si manifesta costantemente il messaggio della Madonna riguardo ai «novissimi». Esso non è rivolto solo ai veggenti, perché è stato loro raccomandato di divulgarlo a tutti con forza, per indurci a riflettere spesso sulle realtà che ci attendono.

            La Madonna sa molto bene che Dio ha detto all'uomo, fin dall'Antico Testamento: «Ricordati delle ultime realtà e non peccherai mai» (Sir 7,36). A dire il vero, tutta la Rivelazione ci parla di questo, ma l'uomo se ne dimentica facilmente.

            L'uomo d'oggi è colpito proprio da questa malattia: la dimenticanza delle verità soprannaturali. Perciò la Madre le ripete con insistenza e con chiarezza ai suoi figli irrequieti e accecati. Il guaio dell'uomo è proprio questo: non c'è nulla, né dentro né fuori di lui, che lo porti a ricordarsi delle verità soprannaturali. È soprattutto lui che cerca di dimenticarle, immergendosi esclusivamente nelle realtà presenti. Ci sono inoltre tanti richiami terreni che lo ingannano, facendogli credere che esistano molti beni che possono renderlo felice. Invece la verità è che esistono solo due vite: quella attuale e quella futura.

 

            L'uomo non ha altra scelta: prima vive su questa terra e poi, lo voglia o no, viene il giorno in cui deve trasferirsi nell'aldilà. Lo sappiamo; è un mistero che ci interessa e ci compenetra. Certamente la nostra realizzazione definitiva, la nostra totale vicinanza al Signore stesso, è anch'essa un mistero indicibile, al quale ci avviciniamo col trascorrere della vita e di fronte a cui si trovano «coloro che muoiono nel nome del Signore» (Ap 14,13).

            Si tratta del mistero della beatitudine celeste. Perciò non dobbiamo affatto meravigliarci se non lo percepiamo con i nostri sensi e se non ne abbiamo altro che un vago presentimento. Per ora sappiamo dalla Rivelazione che questa beatitudine è eterna, per cui comporta la temporalità dell'attuale vita umana: con la morte termina la vita terrena e si entra nell'eternità.

            La verità della «risurrezione della carne» non si basa solo su un insegnamento, ma si fonda su un fatto storico, su un'esperienza, quella della Risurrezione di Cristo. Perciò la «risurre­zione della carne» è una realtà già incominciata. Dato che la Madonna è apparsa a Medjugorje per dare gloria a suo Figlio, come lei stessa ha affermato, non ha potuto fare a meno di esortare anche noi a rendergli gloria. E lo ha fatto prima di tutto ricordandoci i «novissimi»; e poi esortandoci a indirizzare la nostra esistenza in modo tale da giungere alla gioia e alla pace, nella visione beatifica del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. È questa la felicità che non ha più fine.

 

 Padre Janko Bubalo

(Da “Mille incontri con la Madonna”, Aspetto escatologico delle apparizioni.) 


Padre Janko mentre intervista Vicka



PRIMA PARTE: SOPRATTUTTO LA SALVEZZA ETERNA

SECONDA PARTE: A CHI TOCCA LA RESPONSABILITÀ DELLA SALVEZZAETERNA DELLE ANIME

TERZA PARTE: LA RESPONSABILITÀ DEGLI APOSTOL IDELLA REGINADELLA PACE

QUARTA PARTE: PARADISO, INFERNO E PURGATORIO

QUINTA PARTE: RISCHIO ESTREMO PER COLORO CHE NON...

SESTA PARTE: IN PARADISO SI ARDE SENZA BRUCIARSI, ALL’INFERNO SI ARDE BRUCIANDOSI

OTTAVA PARTE: L’ETERNITÀ VI ASPETTA



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